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India verso l’immunità di gregge?
Foto Shutterstock
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Redazione
4 anni fa
Il subcontinente conosce un crollo di nuovi casi di Covid. Gli immunologi ritengono sia a causa dell’alto numero di persone infettate finora

Nelle ultime settimane, l’India ha visto un crollo del numero di contagi e di morti per coronavirus. Il paese asiatico, con un miliardo e 340 milioni di abitanti, è il secondo Stato al mondo per popolazione e, ufficialmente, il secondo con il più alto numero di casi registrati, con quasi 11 milioni di positivi.

In India, il picco di casi giornalieri era stato raggiunto il 16 settembre, con poco meno di 100'000 contagi. Ieri però, secondo i dati della Johns Hopkins University, sono risultate positive al test 13'044 persone, mentre i decessi sono stati 127. Osservando la curva dei contagi giornalieri, dal picco di metà settembre l’India ha conosciuto una diminuzione costante nel numero dei casi. Come mai?

Immunità soprattutto nelle città
Sebbene certezze ancora non ce ne siano, numerosi esperti locali ritengono che molte zone del paese stiano beneficiando di un’estesa immunità di gregge. Contrariamente ai dati ufficiali, secondo l’Indian Council of Medical Research, finora ben 1 indiano su 4 sarebbe stato a contatto con il virus. Alcune regioni, urbane soprattutto, sarebbero state maggiormente interessate dalla diffusione del Covid-19: sulla base di studi sui test sierologici, si stima che a Delhi sia stato contagiato dal 45 al 50% della popolazione, a Mumbai il 57%, a Calcutta più del 30%, nel Karnataka, lo Stato della città di Bangalore, il 44%. A Pune, città a 150 chilometri da Mumbai, il dato raggiunge persino l’85%.

Misure impossibili da rispettare, ma molti asintomatici
Nel mese di ottobre scorso, membri del comitato scientifico in supporto del governo di Delhi avevano calcolato che entro febbraio si sarebbe contagiata metà della popolazione indiana, contribuendo così a ridurre la velocità di diffusione del contagio. Per l'immunologo Satiajit Rath, l’impossibilità per molti di mantenere le distanze sociali nelle caotiche metropoli, di lavorare da casa e di rispettare le norme igieniche ha agevolato la propagazione del Covid. Inoltre, la popolazione indiana è molto giovane: è verosimile che numerose persone si siano infettate senza accorgersene o sviluppando reazioni lievi.

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