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Facebook avrebbe venduto le chat degli utenti a Netflix
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Redazione
un mese fa
Per quasi 10 anni Facebook avrebbe permesso a Netflix di accedere ai messaggi degli utenti per personalizzare i contenuti; la relazione tra le due aziende è stata oggetto di una causa antitrust. Tuttavia, Meta ha respinto le accuse, affermando che l'accordo consentiva solo agli utenti di condividere ciò che guardavano su Netflix con i loro amici su Facebook.

Per quasi un decennio, la capogruppo di Facebook - Meta - avrebbe permesso al colosso dello streaming Netflix di accedere ai messaggi inviati dagli utenti della piattaforma social. Il tutto per agevolare il gigante dello streaming a personalizzare al meglio i propri contenuti per i suoi utenti. Una situazione che ha subito portato ad aprire una causa antitrust contro Meta, i cui documenti del tribunale sono stati resi pubblici lo scorso 23 marzo. Il fascicolo sembra aver messo in luce la contorta relazione tra due giganti della Silicon Valley. Non si è poi fatta attendere troppo a lungo una class action promossa da due cittadini statunitensi, i quali hanno affermato che Facebook e Netflix "godevano di un rapporto speciale", in cui il social media dava alla piattaforma di streaming "accesso su misura" ai dati degli utenti.

La smentita

Netflix e Facebook avrebbero anche concordato “partnership e integrazioni personalizzate che hanno contribuito a potenziare il targeting pubblicitario e i modelli di ranking di Facebook” a partire almeno dal 2011. Non a caso, fra il fondatore di Facebook e il co-fondatore di Netflix c'è un rapporto personale. Gli avvocati hanno poi affermato che “entro un mese” dall’ingresso del co-fondatore di Netflix nel consiglio di amministrazione di Facebook, i due giganti hanno firmato un accordo “Inbox API” (Application Programming Interface) che “ha consentito a Netflix l’accesso programmatico alle caselle di posta dei messaggi privati degli utenti di Facebook“. E anche il responsabile della comunicazione di Facebook è subito intervenuto su X, respingendo le accuse e chiarendo che l’accordo tra Meta e Netflix consentiva solo agli utenti di condividere ciò che stavano guardando su Netflix con i loro amici di Facebook, direttamente dall’app di Netflix. “Meta non condivideva i messaggi privati delle persone con Netflix. L’accordo consentiva alle persone di inviare ai loro amici su Facebook messaggi su ciò che stavano guardando su Netflix, direttamente dall’app di Netflix”, ha dichiarato il responsabile comunicazione, precisando che questi accordi sono “comuni” nell’industria tecnologica. I motivi che stanno dietro a questa peculiare collaborazione, secondo la causa legale, erano i ricavi pubblicitari. All’inizio di marzo, i tentativi di Meta di rinviare la rivalutazione da parte della FTC (Federal Trade Commission) delle presunte violazioni della privacy all’interno della sua divisione Facebook sono stati respinti dal tribunale. La piattaforma è stata anche accusata di aver spiato i dati sul traffico degli utenti di altre piattaforme per ottenere un vantaggio competitivo.