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Terremoti innescati da frane, una scoperta rivoluzionaria
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Redazione
24 giorni fa
Uno studio condotto dall'Istituto WSL dimostra che i terremoti possono essere causati da frane che formano laghi arginati, come accaduto in Tibet. Questa scoperta ha implicazioni importanti per la gestione del rischio sismico, soprattutto nelle regioni montuose come la Svizzera.

Il fatto che i terremoti possono innescare una serie di pericoli naturali è cosa ormai nota. Ma era finora rimasta inesplorata la questione se la sequenza di eventi possa verificarsi anche al contrario. Questione che ha ora trovato risposte in uno studio condotto dall'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL che dimostra che i terremoti possono verificarsi quando le frane causano laghi arginati. Una scoperta, quest'ultima, di grande importanza per la gestione del rischio sismico.

Un processo che funziona anche al contrario

Come noto, i terremoti possono causare frane o eventi franosi; inoltre, se i sedimenti bloccano successivamente i fiumi, si formano laghi arginati. Una sequenza di eventi ben conosciuta, ma uno studio con partecipazione del WSL e pubblicato sulla rivista Nature Communications mostra ora che il processo può funzionare anche al contrario. "Abbiamo dimostrato per la prima volta che i terremoti possono essere causati da una sequenza di rischi naturali in superficie", afferma Fabian Walter, coautore dello studio e ricercatore del WSL.

Terremoti dove prima non ce n'erano

Nel 2018, nei pressi del villaggio di Baige - sull'altopiano tibetano - si è verificata una frana di 25 milioni di metri cubi: un volume equivalente al contenuto di 10'000 piscine olimpioniche. La frana ha arginato un fiume, creando un bacino idrico. Zhen Zhang, primo autore dello studio, ha poi notato il verificarsi di oltre 60 terremoti nella settimana successiva. In precedenza, tuttavia, in quest'area si erano verificati pochi e deboli terremoti. Un incremento improvviso che ha spinto Zhang a indagare sulla connessione tra gli eventi. In collaborazione con l'Università cinese di Hong Kong, Zhang ha effettuato analisi statistiche e modellizzazioni con un gruppo internazionale di ricercatori. I risultati hanno poi dimostrato che i terremoti si sono verificati a causa dello sbarramento del lago. Il peso dell'acqua ha infatti modificato le tensioni e la pressione dell'acqua nel terreno, che a sua volta ha modificato la pressione sulle faglie del terreno in modo tale da provocare i terremoti. Secondo questo principio, anche le variazioni di pressione durante il riempimento e lo svuotamento dei bacini idrici hanno portato a terremoti, come mostra lo studio.

Situazione in Svizzera

I risultati dello studio hanno inoltre implicazioni per la gestione del rischio sismico, in particolare nelle regioni montuose. Walter sottolinea: "Le future valutazioni del rischio devono tenere conto del fatto che le interazioni tra terremoti e pericoli naturali in superficie possono verificarsi in entrambe le direzioni". Questo vale anche per la Svizzera. "La probabilità di una tale catena di eventi è piccola. Tuttavia, in Svizzera si sono sempre verificate frane catastrofiche. Se si osservano segnali di un evento del genere, il pericolo rappresentato da un fiume potenzialmente arginato dovrebbe essere chiarito", afferma Walter. Inoltre, è probabile che il cambiamento climatico aumenti il volume dei laghi glaciali, il che potrebbe modificare il rischio di terremoti.