Ticino
Pericoli naturali, Lugano da oggi è ancora più preparata
Redazione
un mese fa
La Città ha costituito il Presidio Territoriale per gestire tutti i rischi legati ai pericoli naturali sul territorio, una prima nel Cantone. Alessandro Delorenzi , coordinatore: “Perfezioniamo una struttura che coordina tutte le forze messe in campo”.

In caso di catastrofi naturali, da oggi la città di Lugano è ancor più preparata. È infatti stato allestito e presentato il nuovo Presidio Territoriale, organo comunale preposto alla gestione e al coordinamento dei rischi legati ai pericoli naturali. Un’unità inserita nella Divisione Spazi Urbani, guidata dalla Municipale Karin Valenzano Rossi. “Si inserisce all’interno di quelle che sono le normative della Confederazione e del Cantone, che chiede che ci sia una gestione integrata dei rischi naturali e quindi venga anche creata localmente una commissione specifica che si occupi della gestione dei rischi legati agli eventi naturali”, spiega la municipale ai microfoni di Ticinonews.

Lugano in prima linea

Una necessità arrivata quindi dalle norme federali e cantonali, con Lugano che si è messa in prima linea e che si dice disposta a dare una mano a chi la necessita. “Ci rendiamo conto che è un lavoro molto importante, che forse non tutti i comuni più piccoli possono fare. Mettiamo dunque volentieri a disposizione quello che è stato il lavoro della città, anche per avere una certa armonizzazione in caso di evento, sia dell’organizzazione sia della procedura da seguire”.

Il compito del Presidio

Aggiornando misure di premunizione, pianificatorie e organizzative, nonché azioni d’urgenza in caso di pericoli imminenti, il Presidio elaborerà quindi le basi decisionali per il Municipio. Un sistema coordinato con diversi vantaggi. “Un grosso vantaggio è quello di centralizzare, con un miglior coordinamento, tutti i dati che già oggi esistono sul territorio, ma che sono sparpagliati in vari enti, dicasteri e partner che collaborano con la Città”, spiega Valenzano Rossi.

Il coordinatore

Il coordinatore del Presidio Territoriale sarà Alessandro Delorenzi, già ufficiale della polizia cittadina e da 15 anni attivo nell’esercito che, tra l’altro, ha già coordinato l’Unità di Crisi della città, nata nel 2020 con la pandemia. “Non è che oggi non esiste nulla. Abbiamo tante divisioni che lavorano in maniera ordinaria su questo tema. Con la costituzione del Presidio Territoriale andiamo a perfezionare la creazione di una struttura che coordina tutte le forze messe in campo, non solo all’interno della città di Lugano. Si tiene conto anche di tutti i partner che sono attivi già sul territorio, come i consorzi”.

Eventi climatici sempre più estremi

Da oggi iniziano quindi le attività del presidio, che si è reso sempre più necessario negli anni più recenti vista la frequenza con cui capitano eventi climatici più estremi. “Nel nostro piccolo cantone siamo sempre più coinvolti e interessati da determinati fenomeni, come le grandinate nel Locarnese lo scorso anno o la frana di Davesco nel 2014. A livello svizzero l’attività dei pompieri nel 2023 ha visto un +71% di interventi legati a pericoli naturali. Sono dati che devono far riflettere e sono un po’ preoccupanti. Proprio per questo motivo le amministrazioni pubbliche hanno ricevuto questo obiettivo da parte di Berna e dei Cantoni, di accelerare l’organizzazione di strutture interne che siano pronte a gestire questi pericoli”.