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Due auto svizzere guidate da italiani sequestrate
© CdT/Gabriele Putzu
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Redazione
3 anni fa
L’operazione è avvenuta alla dogana di Ponte Tresa per mano della Guardia di Finanza. A certe condizioni, in Italia non è ammessa la guida di auto extra-Ue da parte di persone residenti nell’Unione

Guidano due auto targate in Svizzera, ma risiedono stabilmente in Italia. Quello che potrebbe essere un normale prestito di un veicolo, nella vicina Repubblica è invece considerato reato. È così dunque che, negli scorsi giorni, le macchine guidate dai due residenti in Italia sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Luino alla dogana di Ponte Tresa. A finire nelle mani delle fiamme gialle sono state una Renault Kangoo e una Porsche Macan, poi restituite ai proprietari dopo il pagamento di una multa complessiva di circa 7’000 euro.

Vespaio burocratico
In Italia è infatti previsto che un veicolo immatricolato all’esterno dell’Unione europea possa essere condotto dal suo intestatario o da un “congiunto entro il terzo grado”, anche questo residente fuori dall’Ue (per esempio in Svizzera). Un terzo, abitante al di fuori del territorio dell’Unione, può guidare il veicolo se autorizzato dal titolare, mentre un terzo residente all’interno dell’Ue può mettersi al volante se a bordo è presente il titolare o un suo congiunto, sempre entro il terzo grado. Piuttosto facile quindi sbagliarsi.

Prevenzione
L’azione della Guardia di Finanza vuole comunque ufficialmente contrastare un fenomeno diffuso, che vede cittadini italiani comprare fuori dall’Ue auto, anche di lusso, per risparmiare su imposte e assicurazione o per rendere più difficile il recupero di eventuali multe comminate in caso di violazione della Legge italiana sulla circolazione stradale.

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