Economia
Cala la fiducia dei consumatori svizzeri
Immagine Shutterstock
Immagine Shutterstock
Keystone-ats
3 anni fa
L’aumento dei prezzi pesa sempre di più sulla propensione agli acquisti e stando a un sondaggio della Seco in gennaio l’indicatore generale della fiducia è sceso a - 3,6 punti

Gli svizzeri guardano con meno favore al futuro: la fiducia dei consumatori è tornata a scendere e l’aumento dei prezzi pesa sempre di più sulla propensione agli acquisti. In gennaio l’indicatore generale della fiducia calcolato sulla base di un sondaggio trimestrale condotto dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco) è sceso a -3,6 punti, a fronte del +3,5 di ottobre, già in calo rispetto al +7,6 di luglio 2021, il valore più elevato da oltre 10 anni. L’indicatore torna quindi ad avvicinarsi alla media a lungo termine, che è di -5 punti.

Meno ottimiste le famiglie
I nuclei familiari sono molto meno ottimisti sullo sviluppo economico dei prossimi dodici mesi. Gli interpellati si aspettano comunque che l’attuale ripresa economica prosegua il suo corso e anche la situazione del mercato del lavoro - nell’interpretazione della Seco - viene percepita come favorevole: l’indice parziale sulla sicurezza degli impieghi è migliorato in modo marcato e per la prima volta dall’inizio della pandemia rientra nella media a lungo termine.

Pesa l’aumento dei prezzi
La situazione finanziaria non viene però ritenuta rosea, cosa che secondo i funzionari bernesi è probabilmente dovuta all’aumento dei prezzi al consumo, che riduce il potere d’acquisto delle famiglie. Il rincaro rende la gente meno propensa a spendere per acquisti importanti: il relativo indice è ancora notevolmente al di sotto sia del livello pre-crisi, sia della media a lungo termine.

Il sondaggio
Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori viene effettuato dal 1972, nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre per telefono e (negli ultimi anni) anche online. All’ultimo rilevamento hanno partecipato 1358 persone di almeno 16 anni nelle tre principali regioni linguistiche. I dati sono corretti per compensare gli effetti stagionali e di calendario.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata