
Glencore, gigante minerario di Zugo, conserva il primo posto nella classifica delle maggiori aziende elvetiche in termini di fatturato. Come già era accaduto l'anno prima, essa fa meglio di Nestlé, numero uno mondiale dell'alimentazione, ma lo scarto si è ridotto. Lo scorso anno Glencore ha visto il suo giro d'affari calare del 2,9% rispetto al 2007, a 165 miliardi di franchi, secondo la classifica redatta dalla "Handelszeitung", che sarà pubblicata domani. Al secondo posto la Nestlé, le cui vendite sono aumentate del 2,1% a 109,9 miliardi. Al terzo, con un fatturato di 45,6 miliardi, il gruppo farmaceutico basilese Roche. Ha consolidato la posizione conquistata nel 2007 a scapito di Novartis (44,15 miliardi) che rimane al quarto rango. Al quinto figura la prima azienda a carattere industriale, il gruppo elettrotecnico ABB. In maniera generale, come negli anni precedenti, la richiesta di materie prime continua a influire sulla classifica: quattro aziende di questo settore figurano infatti nei primi dieci posti. Oltre a Glencore, ci sono Cargill International (6.), Xstrata (9.) e Mercuria Energie Trading (10.). Quest'ultima spinge fuori dei "top ten" il dettagliante Migros. Malgrado l'inizio della recessione nel 2008, quasi la metà delle 500 aziende classificate (senza le banche e le assicurazioni) hanno visto aumentare il fatturato; oltre 141 di esse hanno addirittura superato il miliardo di franchi (due in più del 2007). Tuttavia il graduale deteriorarsi della congiuntura si è tradotto in un aumento delle aziende che hanno chiuso in rosso: nel 2007 la "Handelszeitung" ne aveva contate solo due, nel 2008 sono risultate 22. Tra di esse figurano OC Oerlikon, Ciba, Rieter, Straumann, Clariant e SRG SSR idée suisse. ATS
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata