Finanza
I dazi di Trump affondano le borse europee
©Gabriele Putzu
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Ats
4 ore fa
La borsa svizzera nel pomeriggio segnava un meno 0.95%, quella di Milano presentava un rosso del 2.8%, quella di Londra dello 0.5%. In perdita anche petrolio e gas.

Borse europee in profondo rosso a metà seduta, con gli investitori preoccupati per i dazi americani contro Messico, Canada e Cina e per il rischio di una nuova raffica di tariffe contro il Vecchio Continente. Milano perde il 2,8%, davanti a Francoforte (-2,4%), Madrid (-2,3%), Parigi (-1,5%) e Londra (-0,5%) mentre anche a New York i future su Wall Street segnano un'altra giornata di cattivo tempo. Le vendite si concentrano sui titoli più esposti ai dazi, a partire dai costruttori di auto (-4,7%) che esportano dal Messico e dal Canada agli Usa, con in testa Stellantis, che capitola a Piazza Affari (-8,2%), Bmw (-5,9%) e Mercedes (-5%). Molto male anche i titoli tecnologici (-2,9%) e l'energia (-3,6%), che sconta i timori per un taglio della produzione dell'Opec+ ad aprile. In controtendenza i titoli della difesa (+0,9%), sostenuti dalla prospettiva di un boom della spesa militare in Europa, con il gruppo di telecomunicazioni satellitari Eutelsat che in due sedute ha più che raddoppiato la sua valutazione di Borsa. La spinta alla crescita del Vecchio Continente dalla spesa per la difesa sostiene l'euro, ai massimi da dicembre sul dollaro (+0,6% a 1,055) mentre la moneta verde sconta l'aumento delle scommesse per nuovi tagli dei tassi da parte della Fed. In forte calo il petrolio, che perde il 2%, con il Brent a 70,2 dollari al barile e il Wti a 67,09 dollari. Tracollo anche per il gas, che cede il 5,6% a 42,66 euro al megawattora.

Borsa svizzera sempre in calo

La Borsa svizzera ha ampliato la perdita nel pomeriggio. Verso le 15.10 l'indice SMI scendeva dello 0,95% fissandosi a 13'041,03 punti. I dazi statunitensi e la fine degli aiuti militari americani all'Ucraina hanno frenato gli investitori, mentre in Svizzera la stagione dei risultati societari è ancora in pieno svolgimento. I pesi massimi difensivi Nestlé (+1,26%), Novartis (+0,38%) e Roche (0,33%), ricercati nei momenti di incertezza, hanno contenuto il calo. L'unico altro titolo in positivo è Swisscom (+0,39%), tutti gli altri sono in rosso. La perdita maggiore è quella registrata dall'azione di Kühne+Nagel (-6,43%) che oggi ha annunciato un fatturato in aumento del 4% a 24,8 miliardi di franchi, ma un utile netto in forte calo (del 16%) rispetto al 2023.