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L'elezione di Donald Trump ha messo le ali al bitcoin, facendolo salire del 44% da novembre. Ma la luna di miele fra il presidente americano e la critpovaluta sembra finita: i dazi minacciati da Trump hanno fatto perdere alla criptovaluta il 18% nel solo mese di febbraio, il calo mensile maggiore dal giugno del 2022, e il 28% dal massimo di tutti i tempi toccato il 20 gennaio, i 109.241 dollari nel giorno dell'insediamento del presidente americano.
Un futuro incerto
Le prospettive andando avanti non sembrano delle migliori con gli investitori a caccia di beni rifugio di fronte alle incertezze geopolitiche ed economiche. Neanche l'annuncio del primo cripto summit alla Casa Bianca, in calendario il 7 marzo, sembra in grado al momento di rilanciare il Bitcoin e le valute digitali, che hanno perso 1'000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato da dicembre. Sull'economia si addensano infatti le nubi di una guerra commerciale: le tariffe al 25% di Trump contro il Canada e il Messico scatteranno a giorni, e la Cina ha promesso di usare "tutte le misure necessarie" per difendersi dai dazi americani. Lo stesso vale per l'Unione Europea, nei confronti della quale il presidente americano che ha minacciato tariffe al 25% sulle auto e altri prodotti.
Trump, fra allentamento delle regole e dazi
Le tensioni commerciali hanno accelerato di recente il calo del bitcoin, particolarmente esposto all'appetito per il rischio degli investitori. Anche se l'allentamento delle regole promesso da Trump, definitosi il primo 'criptopresidente' degli Stati Uniti, ha portato iniziali benefici al settore, "la guerra dei dazi e il calo della fiducia dei consumatori americani sta pesando sul settore", affermano gli analisti notando come il cambio della guardia alla guida della Sec ha sollevato gli animi degli investitori.
L'incertezza macroeconomica
Un respiro di sollievo che però non è risultato abbastanza di fronte all'incertezza macroeconomica. "Questi sono asset di rischio e "rispondono in modo significativo all'incertezza", spiegano ancora. Secondo gli investitori la criptovaluta può scivolare fino a 70'000 dollari dai 78'226 dollari attuali. Il pessimismo nel settore è evidente anche dalla fuga dagli Eft in Bictoin, dai quali sono stati ritirati in febbraio 3,3 miliardi di dollari, la cifra maggiore da quando hanno debuttato. La speranza per il settore è che i dazi di di Trump non si traducano in una nuova fiammata dell'inflazione, che rischia di avere conseguenze forti sul settore.