
La prossima settimana i riflettori dei mercati finanziari saranno puntati sulle riunioni delle banche centrali. Soprattutto quella della Federal Reserve americana, anche alla luce delle recenti forti oscillazioni delle borse e i segnali di debolezza giunti da alcuni dati macroeconomici. Le previsioni indicano che i tassi non verranno toccati, ma il presidente Jerome Powell - secondo gli analisti di Mps - sarà probabilmente chiamato a chiarire come l'istituto valuta l'impatto dell'attuale politica commerciale di Donald Trump sulla crescita e l'inflazione.
L'agenda
Da monitorare anche il voto al parlamento tedesco, atteso per martedì al Bundestag e venerdì al Bundesrat, sulla riforma del freno del debito necessaria per realizzare i piani di aumento della spesa pubblica annunciati dal cancelliere in pectore, Friedrich Merz. Sul fronte banche centrali, oltre alla Fed si riuniranno la Bank of Japan, mercoledì, nonché la Banca nazionale svizzera (BNS) e la Bank of England giovedì. Sono in programma anche le riunioni degli istituti centrali di Brasile (mercoledì), Svezia e Sud Africa (giovedì).
Sul fronte macro, dati importanti sui consumi arriveranno lunedì dalle vendite al dettaglio in Cina e negli Usa. Nel primo caso, il dato fornirà un'indicazione sull'evoluzione della spesa delle famiglie durante il periodo del Capodanno lunare, mentre per gli Stati Uniti dovrà stemperare i timori di frenata dei consumi apparsi dopo il deludente dato di gennaio. Dal Giappone, invece, giungerà il dato di febbraio relativo all'inflazione, previsto in rallentamento ma ancora su livelli elevati.