Economia
“Un fallimento di Credit Suisse è assolutamente da escludere”
Redazione
2 anni fa
Il giornalista economico Alfonso Tuor analizza la situazione di Credit Suisse e i possibili risvolti. “L’allarme è rientrato”.

“Le autorità svizzere, Finma e Banca Nazionale, si sono messe alle spalle di Credit Suisse. L’allarme è quindi rientrato”. Così si è espresso il giornalista economico Alfonso Tuor, interpellato da Ticinonews, commentando la notizia del sostegno garantito dalla Banca Nazionale a Credit Suisse, istituto il cui titolo ha subìto ieri un crollo in borsa. “Questi prestiti che la BNS concederà scongiurano di fatto completamente la possibilità di una corsa agli sportelli del CS,  che avrebbero potuto lasciare la banca senza liquidità”.

“Il problema si pone se questi avvenimenti incidono sull’immagine”

Visti i suoi conti “abbastanza solidi”, Credit Suisse si trova in una situazione di liquidità “assolutamente confortevole”. Il timore che l’istituto possa avere un’insolvenza “è praticamente scongiurata”. Il problema, invece, “è se questi ‘shock’ che ha avuto hanno provocato una perdita di clientela, ovvero se tali avvenimenti hanno inciso sull’immagine del CS fino a mettere in discussione la sua capacità di fare utili”, prosegue Tuor. “Sembra che già 120 miliardi siano defluiti dalla banca negli scorsi mesi”. In ogni caso “il fallimento lo escludo assolutamente, perché Credit Suisse è una banca che a livello di capitale proprio è assolutamente a posto”.

Cosa ha portato alla situazione attuale

A portare alla situazione attuale di Credit Suisse hanno contribuito anche recenti avvenimenti esteri quali il fallimento dell’americana Silicon Valley Bank. “I problemi c’erano già prima, se pensiamo alla multe ricevute dall’istituto o ai miliardi persi con Greensill e Archegos”, precisa Tuor. “Ma è come se questi eventi riguardanti le banche americane li avessero fatti ritornare sotto gli occhi del pubblico. Hanno, in un certo senso, risvegliato l’attenzione su Credit Suisse”.

Saudi Bank: "Credit Suisse è solida, panico ingiustificato"

Credit Suisse non cercherà probabilmente altro capitale e la banca è "solida": è il messaggio di Ammar Al Khudairy, presidente della Saudi National Bank (SNB), il maggior azionista di CS, che ieri aveva innescato il panico sui mercati rispondendo a una domanda di Bloomberg Tv nella quale ha escluso che il suo istituto possa partecipare a un'altra ricapitalizzazione, dato che le è impedito superare la soglia del 10%. "Se si guarda a ciò che ha detto ieri la Banca Nazionale Svizzera, i coefficienti sono solidi, va tutto bene", ha detto Al Khudairy in un'intervista alla Cnbc. "Non credo che avranno bisogno di più capitale". Il manager saudita ha poi definito il panico ieri sui mercati "del tutto ingiustificato".

I tag di questo articolo