
Sono circa 35mila i fedeli che erano presenti oggi a Piazza San Pietro per la messa di Pasqua e l'Urbi et Orbi che ha visto la presenza di Papa Francesco. La stima delle presenze è dei media vaticani. Nell'Urbi et Orbi, letto da mons. Diego Ravelli, il Papa ha chiesto pace in Terra Santa. "Preoccupa il crescente clima di antisemitismo che si va diffondendo in tutto il mondo. In pari tempo, il mio pensiero va alla popolazione e in modo particolare alla comunità cristiana di Gaza, dove il terribile conflitto continua a generare morte e distruzione e a provocare una drammatica e ignobile situazione umanitaria. Faccio appello alle parti belligeranti: cessate il fuoco, si liberino gli ostaggi e si presti aiuto alla gente, che ha fame e che aspira ad un futuro di pace!". "Vorrei che tornassimo a sperare che la pace è possibile! Dal Santo Sepolcro, Chiesa della Risurrezione, dove quest'anno la Pasqua è celebrata nello stesso giorno da cattolici e ortodossi, s'irradi la luce della pace su tutta la Terra Santa e sul mondo intero. Sono vicino alle sofferenze dei cristiani in Palestina e in Israele, così come a tutto il popolo israeliano e a tutto il popolo palestinese", si legge ancora nel messaggio Urbi et Orbi del Papa. Il Papa ha anche chiesto la Pace in Ucraina: "Cristo Risorto effonda il dono pasquale della pace sulla martoriata Ucraina e incoraggi tutti gli attori coinvolti a proseguire gli sforzi volti a raggiungere una pace giusta e duratura".
Il messaggio pasquale
La Pasqua parla di un Cristo ancora vivo in mezzo a noi: è il messaggio del Papa nell'omelia della messa di Pasqua letta stamane dal cardinale Angelo Comastri. "Cristo è risorto, è vivo! Egli non è rimasto prigioniero della morte, non è più avvolto nel sudario, e dunque non si può rinchiuderlo in una bella storia da raccontare, non si può fare di Lui un eroe del passato - si legge nel testo dell'omelia del Papa - o pensarlo come una statua sistemata nella sala di un museo!" "Al contrario - prosegue l'omelia - bisogna cercarlo e per questo non possiamo stare fermi. Dobbiamo metterci in movimento, uscire per cercarlo: cercarlo nella vita, cercarlo nel volto dei fratelli, cercarlo nel quotidiano, cercarlo ovunque tranne che in quel sepolcro. Cercarlo sempre".
"Cristo dimora in mezzo a noi"
Il Papa sottolinea inoltre che Cristo risorto "dimora in mezzo a noi, si nasconde e si rivela anche oggi nelle sorelle e nei fratelli che incontriamo lungo il cammino, nelle situazioni più anonime e imprevedibili della nostra vita. Egli è vivo e rimane sempre con noi, piangendo le lacrime di chi soffre e moltiplicando la bellezza della vita nei piccoli gesti d'amore di ciascuno di noi".