
Si è spenta una delle voci più amate dagli appassionati di sport italiani, e non solo. Bruno Pizzul, storico commentatore della Rai, è deceduto all'ospedale di Gorizia, dove era ricoverato da un paio di settimane. Avrebbe compiuto 87 anni tra tre giorni.
Il legame con la Nazionale
Pizzul ha commentato le partite della Nazionale italiana di calcio dal 1986 al 2002, prendendo parte in particolare a cinque Mondiali: Messico '86, Italia '90, USA '94, Francia '98 e Corea del Sud e Giappone nel 2002. In seguito ha continuato a collaborare e ad analizzare le vicende calcistiche e sportive in generale.
Vita e carriera
Nato a Cormons (Udine) l'8 marzo 1938, negli ultimi anni Pizzul era tornato a vivere nel suo Friuli, zona con la quale non aveva mai interrotto i rapporti. Calciatore da giovane in varie squadre, laureato in giurisprudenza, era entrato in Rai nel 1969. Di lui si ricorda in particolare l'esclamazione "... e segna, segna Roberto. Roberto Baggiooooo, al 42' del secondo tempo", in occasione del quarto di finale Italia-Spagna ai Mondiali del 1994. Era stato inoltre la voce della tragedia avvenuta allo stadio Heysel di Bruxelles il 29 maggio del 1985, nella finale della Coppa dei Campioni Juventus-Liverpool.
Le reazioni del mondo calcistico
La scomparsa di Bruno Pizzul ha colpito l'intero mondo calcistico italiano. La Lega Serie A lo ricorda come "una delle sue voci più iconiche, che con la sua grande professionalità, il ritmo cadenzato delle telecronache e i modi gentili, resterà nel cuore di tutti gli amanti dello sport".
A ruota tutte le società si sono unite in cordoglio: Il Milan ne ricorda le parole della telecronaca della celebre finale tra i rossoneri e il Barcellona dell'edizione 1993/1994 di Champions League, sfida ritenuta "la partita del secolo" dagli amanti del Diavolo. A Genova, sponda blucerchiata, riesumano le vittorie guidate da Vialli e Mancini culminate con la vittoria del campionato italiano nel 1990/1991 e le cavalcate in Coppa dei Campioni, successi decorati dalle cronache di Pizzul. Non finisce qua perché ogni club, a suo modo, ha ricordato il giornalista friulano tra cronache entrate poi nella leggenda e le rimembranze delle "Notti Magiche": Tra le altre, Inter, Juventus, Roma, Napoli, Atalanta e il suo Torino. Sì, perché Bruno Pizzul, legato alla sua regione, il Friuli-Venezia-Giulia, aveva una passione spropositata per il Grande Torino: "Orgoglioso delle sue origini friulane, pur non tradendo mai la propria imparzialità Pizzul ha spesso rivelato le sue simpatie per il Toro, anche nel ricordo del Grande Torino", afferma la società granata in un post su X.