Una barca che stava effettuando una crociera con 31 turisti di diverse nazionalità e 14 membri dell'equipaggio a bordo è affondata nel Mar Rosso, vicino alle coste di Marsa Alam, in Egitto. Lo riferiscono media locali, secondo cui le ricerche sono in corso con il coinvolgimento di diverse autorità. Alcune persone sono state tratte in salvo, ma non si conosce il bilancio preciso di vittime, feriti o sopravvissuti.

Stando al quotidiano egiziano Al-Masri al-Jum, che ha diffuso le nazionalità dei passeggeri, a bordo ci sono anche due cittadini svizzeri. Interpellato dal Corriere del Ticino, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha confermato la loro presenza sull'imbarcazione. "Una persona è stata tratta in salvo e non è ferita, mentre la seconda risulta ancora dispersa". La rappresentanza svizzera al Cairo è in contatto con le autorità egiziane e le persone coinvolte. 

Si ritiene che la barca, denominata Sea Story, sia affondata nei pressi di una popolare destinazione per le immersioni chiamata Shaab Satayah. La nave è partita ieri dal porto di Ghalib a Marsa Alam ed era previsto che arrivasse ad Hurghada Marina venerdì 29 novembre. Intorno alle 5.30 di questa mattina un membro dello staff ha lanciato l'allarme e la guardia costiera è stata inviata sul posto per cercare di rintracciare l'imbarcazione.

Su Facebook, il Governatore del Mar Rosso in Egitto Amr Hanafi, senza fornire indicazioni sulle nazionalità di naufraghi e dispersi, ha scritto che "28 persone sono state soccorse fino ad ora dopo il naufragio della barca turistica Sea Story a sud di Marsa Alam, mentre proseguono le operazioni di ricerca per trovare 17 dispersi". In precedenza il governatore ha spiegato che l'aereo di soccorso è riuscito a trasportare alcuni sopravvissuti per consentire loro di ricevere le necessarie cure mediche, mentre altri sopravvissuti sono stati messi in sicurezza sul posto in attesa dell'arrivo della fregata Al-Fatih, che li avrebbe trasportati in un luogo sicuro.

Non risultano al momento italiani coinvolti nel naufragio della nave turistica. L'ambasciata e il consolato italiani, si apprende da fonti della Farnesina, sono in contatto con le autorità egiziane che al momento non segnalano la presenza di italiani.