Maltempo
Alluvione in Spagna, almeno 95 morti
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Keystone-ats
2 mesi fa
Le piogge torrenziali e le conseguenti inondazioni hanno colpito in particolare località situate a sud e a est di Valencia. "L'emergenza continua, non andate in strada", ha avvisato il premier Pedro Sanchez.

La Spagna è sconvolta dalla devastante alluvione che in meno di una giornata, tra ieri pomeriggio e questa mattina, ha provocato almeno 95 morti e un numero ancora imprecisato di dispersi a Valencia e in altre zone del Paese. Una 'Dana' - così gli specialisti definiscono questo fenomeno portatore di improvvisi nubifragi localizzati - come non si era mai vista in 100 anni. Il Governo ha decretato tre giorni di lutto nazionale.

490 millimetri d'acqua

Le piogge torrenziali e le conseguenti inondazioni hanno colpito in particolare località situate a sud e a est di Valencia. In quella zona sono caduti in otto ore circa 490 millimetri d'acqua, ovvero la quantità media abituale di un anno. "Tutto è successo nel giro di pochi secondi, l'acqua ci arrivava fino alle ginocchia. È un miracolo che possiamo raccontarlo", ha spiegato alla stampa locale un uomo rimasto bloccato per quattro ore sul tettuccio della propria auto a Paiporta, dove sono morte almeno 34 persone. L'acqua e il fango hanno però scatenato l'inferno anche in diversi altri punti della Comunità Valenciana, così come in alcune aree della Castiglia-La Mancia e dell'Andalusia. Inevitabili anche i disagi correlati, con collegamenti ferroviari interrotti, tratti autostradali chiusi e trasporti pubblici locali rimasti fuori uso. "Ci sono decine di comuni allagati, strade interrotte e ponti distrutti", spiegava in mattinata il premier Pedro Sanchez mentre il bilancio delle vittime, ancora tutt'altro che definitivo, continuava a salire.

Sanchez: "La Spagna intera piange con voi"

"L'emergenza continua, non andate in strada", ha avvisato Sanchez, rivolgendosi in particolare ad aree del sud-ovest e del nord-est per le quali le allerte meteo sono rimaste attive per tutta la giornata di oggi. Il capo della Moncloa ha indicato come "priorità assoluta" quella di "aiutare" le persone in cerca di parenti e amici ancora dispersi. Un compito per cui, oltre alle autorità di diverso ordine e grado, hanno aderito per tutta la giornata radio e tv iberiche, pronte a lasciar spazio nei loro programmi alle testimonianze di persone in cerca dei loro cari o, viceversa, intenzionate a dar notizie di sé. "La Spagna intera piange con voi", è stato il messaggio di Sanchez alle popolazioni colpite, "non vi lasceremo soli".

Oltre 2'000 professionisti impiegati

Nell'incassare messaggi di vicinanza delle autorità europee e di diversi colleghi, Sanchez ha promesso che per assistere i cittadini bisognosi saranno mobilitate "tutte le risorse disponibili". "Anche quelle dell'Unione Europea, se fosse necessario", ha sottolineato. Sul terreno sono stati al lavoro sin dalle prime ore dell'emergenza oltre 2'000 persone tra membri dell'esercito, pompieri, forze dell'ordine e sanitari. Mentre la situazione nelle zone interessate dalla catastrofe resta drammatica, sul fronte politico si sono accese le polemiche. Nella bufera, in particolare, è finita la gestione dell'emergenza da parte del presidente della regione di Valencia, Carlos Mazón del Partito popolare, accusato di aver sottovalutato per ore la portata dell'alluvione. Un primo allarme rosso era stato infatti lanciato dall'autorità meteo nazionale (Aemet) martedì alle 7. Ma solo molte ore dopo, esattamente alle 20.03, quando tutta la zona era già travolta dell'inondazione, è arrivata sui cellulari dei residenti l'invito urgente della Protezione civile a non muoversi in tutta la provincia.

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