Sarebbero almeno 20 i morti per le gravi alluvioni in Bosnia-Erzegovina. Lo ha detto il ministro della difesa bosniaco, Zukan Helez, che ha parlato di dati non ancora ufficiali. Citato dai media regionali, il ministro ha aggiunto che la gran parte delle vittime si è registrata nella zona di Jablanica, la località fra Sarajevo e Mostar che è tra quelle più colpite. Alle operazioni di soccorso alle popolazioni alluvionate partecipano anche reparti dell'Esercito bosniaco. La zona interessata dalle inondazioni è stata colpita stamane anche da una scossa di terremoto di magnitudo 3.1. Le autorità locali hanno detto che solo nella zona di Jablanica le alluvioni hanno causato almeno 14 morti, fra i quali un bambino. La mamma si è salvata, ma nella sua casa allagata non è riuscita a salvare il figlio. La donna è in gravi condizioni nell'ospedale di Mostar.

Decine sono i feriti, mentre numerose altre persone risultano disperse. Darko Juka, responsabile dell'unità di crisi del Cantone di Erzegovina-Neretva, quello maggiormente colpito dalle inondazioni, ha detto che le autorità locali hanno decretato lo stato di calamità naturale, e sono mobilitati tutti i servizi di pronto intervento - protezione civile, forze di polizia, Esercito. Le squadre di soccorso hanno tuttavia serie difficoltà a raggiungere le zone alluvionate per le numerose strade interrotte da frane e smottamenti. File chilometriche di auto sono segnalate su varie direttrici sia da Sarajevo a nord che da Mostar a sud. Oltre che a Jablanica, situazioni di emergenza per l'acqua alta sono segnalate in numerose altre località della Bosnia centrale, fra cui Kiseljak, Kresevo, Fojnica, Busovaca dove sono tanti gli edifici allagati, e i collegamenti interrotti. Il ministro della difesa Helez ha parlato di "tragedia nazionale". "La situazione è allarmante, i danni sono enormi e molte persone hanno bisogno di aiuto. Stiamo facendo ogni sforzo per salvare il maggior numero di persone in difficoltà", ha affermato il ministro della difesa.

Domenica in Bosnia-Erzegovina sono in programma le elezioni amministrative, e non si esclude il loro rinvio nelle località maggiormente colpite dalle alluvioni.