Attacco in Francia
Altri tre arresti per l'attentato di Mulhouse
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Ats
17 ore fa
La quota di arresti sale a quattro nell'inchiesta sull'attacco a Mulhouse, tra cui il principale sospettato, un algerino di 37 anni. Il bilancio dell'attentato include un morto e tre agenti feriti.

Altre tre persone, oltre all'aggressore, sono state arrestate oggi nell'ambito delle indagini sull'attentato mortale avvenuto ieri a Mulhouse, in Alsazia, nell'est della Francia: lo afferma la Procura nazionale antiterrorismo (Pnat), contattata dall'agenzia Afp. Oltre all'algerino Brahim Abdessamed, che si è scagliato con un coltello e un cacciavite contro un gruppo di persone, uccidendo un sessantanovenne portoghese e ferendo gravemente due poliziotti, la procura ha annunciato il fermo di tre persone a lui vicine.

Tre persone fermate

Abdessemed, 37 anni, nato in Algeria e schedato come a rischio radicalizzazione islamista, aveva un obbligo di risiedere a domicilio dopo aver ricevuto un ordine di lasciare il territorio francese e non tornarci per almeno 10 anni. Si è avventato contro le sue vittime gridando "Allah u Akbar", un grido che ha ripetuto più volte quando gli agenti lo hanno immobilizzato. Due delle persone fermate, ha detto la Procura antiterrorismo, sono suoi familiari e sono state rintracciate e messe sotto interrogatorio già sabato sera. La mattina dopo, ai fermati si è aggiunta la persona che gli offriva alloggio.

I difficili rapporti tra Francia e Algeria

Dopo che il presidente Emmanuel Macron aveva confermato ufficialmente che quella di Mulhouse è stata effettivamente un'azione terroristica, il ministro dell'Interno, Bruno Retailleau, ha puntato il dito contro l'assenza di cooperazione con l'Algeria, Paese con il quale i rapporti sono diventati tesi nelle ultime settimane, anche per diversi casi di attività sospetta di influencer algerini in Francia. Uno, espulso, è stato rimandato indietro da Algeri.

L'assalitore era già schedato

L'inchiesta di Mulhouse, aperta per omicidio a scopo terroristico e tentati omicidi, è stata allargata all'accusa di associazione per delinquere a scopo terroristico. L'assalitore era stato fermato una prima volta a fine 2023, poco dopo il massacro del 7 ottobre in Israele, e condannato a 6 mesi di carcere per apologia di terrorismo. In quell'occasione, una perizia psichiatrica disposta dai giudici aveva fatto emergere per Brahim Abdessamed un "profilo schizofrenico", secondo quanto riferito da Retailleau. Questo stato psichiatrico dell'imputato può contribuire a spiegare la sua azione ma - ha precisato il ministro - è assolutamente compatibile con la sua detenzione. Retailleau ha puntato il dito contro l'Algeria, accusandola di aver rifiutato di riprendere Abdessamed addirittura "per 10 volte" dopo che - uscito dal carcere - era stato trasferito in un centro di detenzione amministrativa per migranti in attesa di espulsione. 

Retailleau tuona anche contro i disordini migratori

Posto ai domiciliari con obbligo di firma ogni giorno in commissariato, è arrivato sabato pomeriggio proprio davanti alla sede della polizia locale ma non è entrato a firmare. Poi, è passato all'azione: "Ancora una volta a colpire è stato il terrorismo islamista. E, una volta ancora, aggiungo che all'origine di questo atto terroristico ci sono anche i disordini migratori", ha tuonato Retailleau attribuendone la responsabilità all'Algeria. Paese con il quale - ha aggiunto - bisogna instaurare "un rapporto di forza". Mercoledì si riunirà un consiglio interministeriale sul controllo dell'immigrazione, un appuntamento stabilito dal premier François Bayrou prima dell'attentato di Mulhouse.