
Il quarantenne accusato di aver deliberatamente colpito con la sua auto una folla a Mannheim, uccidendo due persone e ferendone altre quattordici, soffre da anni di patologie psichiatriche: lo affermano in un comunicato stampa comune la procura e la polizia che stanno seguendo le indagini. L'uomo è stato spesso in cure mediche e talvolta anche ricoverato in strutture ospedaliere. Non è ancora possibile, invece, chiarire le ragioni del suo gesto: seppur non esistano al momento elementi sufficienti per pensare ad un movente politico, l'uomo era comunque noto per essere vicino all'ambiente delle destre estreme. Ad esempio, aveva postato sui social network simboli vietati dalla costituzione e per questa ragione gli era stata inflitta una sanzione pecuniaria. Tuttavia, il comunicato sottolinea che anche la richiesta di informazioni a diversi servizi di sicurezza non ha condotto a nessun elemento concreto legato al mondo dell'estremismo. Le indagini si stanno concentrando anche sui dispositivi elettronici del quarantenne e sulle sue comunicazioni.
Quattordici feriti
Il comunicato riporta, infine, che il numero dei feriti è salito a quattordici, tra i quali un bambino, quattro di essi sono ancora in ospedale, due sono i morti, una donna di ottantatré anni e un uomo di cinquantaquattro.
Cosa è successo
Lunedì l'uomo, alla guida di un'auto scura, si è lanciato sulla folla al mercatino di carnevale nel centro di Mannheim, nei pressi della Torre dell'acqua, monumento cittadino. Durante il fermo, stando a quanto scriveva due giorni fa il quotidiano tedesco Die Welt, il quarantenne si è sparato in bocca con una pistola scacciacani ed è stato ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale.