Quasi un anno e mezzo dopo il bacio 'rubato' a Jennifer Hermoso, la capitana della nazionale femminile spagnola, dopo la conquista del Mondiale di Sidney il 20 agosto 2023, l'ex presidente della Federcalcio spagnola (Rfef), Luis Rubiales, si siederà domani sul banco degli imputati nel processo al via davanti la sezione penale del tribunale dell'Audiencia Nacional. Nel caso, che ha provocato scalpore a livello globale e una rivoluzione nel calcio femminile iberico, Rubiales è accusato di aggressione sessuale e intimidazioni alla Hermoso e al suo entourage. La Procura ha chiesto nei suoi confronti una condanna a due anni e mezzo di carcere.
I presunti fatti incriminati
Le telecamere di tutto il mondo ripresero in diretta i presunti reati: sulla tribuna dello stadio di Sidney, a due metri dalla regina di Spagna Letizia e dell'Infanta Sofia, Luis Rubiales durante la cerimonia di premiazione, dopo essersi toccato i genitali per celebrare la vittoria della Roja femminile, afferrò con le mani la testa della Hermoso per baciarla bruscamente sulla bocca. Inibito dalla Fifa per tre anni, l'ex presidente della Federcalcio che aveva negato per settimane le accuse, si dimise l'11 settembre dall'incarico, dopo che la Hermoso dichiarò di essere stata "vittima di un attacco, di un atto sessista, inappropriato e senza consenso né accettazione" da parte sua. Sostenuta dalla gran parte delle calciatrici della Rioja, che annunciarono l'intenzione di disertare le convocazioni nella Nazionale se non ci fosse stata una svolta all'interno della Federazione.
Alla sbarra altri tre imputati
Con l'ex presidente della Rfef andranno alla sbarra altri tre imputati: Jorge Vilda, allenatore della nazionale femminile dal 2015 al 2023; Ruben Rivera, direttore di marketing della Rfef; e Albert Luque, direttore sportivo della selezione. Tutti sono accusati di intimidazioni nei confronti della Hermoso, e del suo entourage per indurla a dichiarare pubblicamente a favore di Rubiales, giustificando e approvando "il bacio ricevuto contro la sua volontà". Per loro, la pubblica accusa chiede condanne a 1 anno e mezzo di carcere e 100.000 euro di danni.
La Hermoso comparirà in aula domani
Sarà domani la stessa Jenni Hermoso, giunta a Madrid dal Messico dove gioca nel club Tigres, la prima a comparire in aula per essere interrogata in veste di testimone, dando inizio agli interrogatori di 27 persone citate dal magistrato José Manuel Clemente, della sala penale dell'Audiencia Nacional.