Dopo le pressioni degli ultimi giorni, sempre più insistenti, è arrivata l'ufficialità. Il presidente statunitense Joe Biden ha deciso di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca. Lo ha annunciato su X, postando una lunga lettera, in cui precisa che non intende correre per un secondo mandato. In un secondo post il presidente ha affermato di dare pieno appoggio alla candidatura di Kamala Harris. I democratici hanno ora poco meno di quattro mesi per trovare un candidato che dovrà sfidare Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca.
"Pieno supporto a Kamala Harris"
In un secondo tweet il presidente ha spiegato come "nel 2020 ha deciso di nominare Kamala Harris come vicepresidente" e questa è stata "la miglior decisione che potessi fare". Da qui la decisione di "dare il proprio pieno supporto alla nomina di Kamala Harris quale candidata democratica alla Casa Bianca". L'obiettivo è uno: "Insieme possiamo battere Trump, facciamolo".
"Un vero patriota"
In una prima reazione a questo annuncio, invero atteso a causa delle forti pressioni sul presidente, il leader dei democratici in Senato, Chuck Schumer, ha definito Biden un "vero patriota".
"Dovrebbe dimettersi"
Stando al leader repubblicano e speaker della Camera Usa, Mike Johnson, Biden dovrebbe invece dimettersi "immediatamente". "Se Joe Biden non è adatto a candidarsi alla presidenza, non è adatto a fare il presidente. Dovrebbe dimettersi immediatamente", ha scritto Johnson su "X".
Trump: "Biden? Il peggior presidente di sempre"
In una reazione rilasciata alla CNN, l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che Biden è stato di "gran lunga il peggior presidente nella storia del nostro Paese". Sul suo canale Truth, Trump ha poi sottolineato che "Joe Biden non era idoneo a candidarsi alla presidenza, e certamente non è idoneo a servire - e non lo è mai stato! Ha raggiunto la posizione di presidente solo grazie a bugie, notizie false e senza lasciare il suo seminterrato. "Tutti coloro che lo circondavano, compreso il suo medico e i media, sapevano che non era in grado di essere presidente, e non lo era", ha scritto Trump.Anche se non è ancora chiaro chi sarà il candidato democratico dopo l'annuncio del ritiro, Trump ha aggiunto di ritenere che la vicepresidente Kamala Harris sarà più facile da sconfiggere di quanto lo sarebbe stato Biden.
Un annuncio che era nell'aria
L'annuncio odierno cade
dopo settimane di pressioni, specie da donatori del partito e da esponenti di
primo piano dei Democratici. Pressioni sono "esplose" dopo il primo
dibattito televisivo di Biden contro Trump, durante il quale il presidente ha
palesato evidenti difficoltà. Molte le illazioni sul suo stato di salute. I media statunitensi,
citando fonti anonime, avevano riferito nei giorni scorsi che l'ex Presidente
Barack Obama, l'ex Presidente della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi e i
leader del Congresso democratico, Chuck Schumer e Hakeem Jeffries, avevano espresso
preoccupazione.
E le recenti immagini di
Joe Biden, risultato positivo al Covid-19 e che fatica a scendere dalla
passerella del suo aereo, non hanno fatto altro che amplificare il nervosismo
nel suo campo. Nel frattempo, Donald
Trump, che è miracolosamente scampato a un attentato alla sua vita durante un
comizio elettorale, sembrava essere in uno stato di grazia, con vittorie legali
e una consacrazione alla convention del Partito Repubblicano a Milwaukee.
La lettera di Joe Biden
"Miei concittadini,
Negli ultimi tre anni e mezzo abbiamo compiuto grandi progressi come Nazione. Oggi l'America ha l'economia più forte del mondo. Abbiamo fatto investimenti storici per ricostruire gli Stati Uniti, così come per ridurre i costi dei farmaci e per portare l'assistenza sanitaria a prezzi accessibili a un numero sempre maggiore di statunitensi. Abbiamo fornito le cure necessarie a un milione di veterani, abbiamo approvato la prima legge sulla sicurezza delle armi negli ultimi tre decenni. Abbiamo nominato la prima donna afroamericana alla Corte Suprema, e abbiamo approvato la più importante legge sul clima nella storia del mondo. L'America non è mai stata così forte a livello di leadership mondiale.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza di voi. Insieme abbiamo superato una pandemia, così come la peggior crisi economia dai tempi della Grande Depressione. Non solo, perché abbiamo protetto e preservato la nostra democrazia rivitalizzando e rafforzando le nostre alleanze nel mondo.
Servire come vostro presidente è stato il più grande onore della mia vita. Sebbene sia stata una mia volontà quella di chiedere la rielezione, ritengo sia nell'interesse del partito democratico e degli Stati Uniti che mi concentri esclusivamente sull'adempimento dei miei doveri di Presidente per il resto del mio mandato. Nel corso della settimana parlerò alla Nazione per spiegare in maniera più dettagliata cosa mi ha portato a prendere questa decisione.
Per ora, permettetemi di esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno lavorato duramente per la mia rielezione: voglio ringraziare la vicepresidente Kamala Harris per essere stata una partner straordinaria per il lavoro svolto finora, ma permetteremi anche di esprimere il mio più sentito apprezzamento al popolo americano per la fede e la fiducia che avete riposto in me.
Oggi credo in ciò che ho sempre creduto: non c'è nulla che l'America non possa fare - quando lo facciamo insieme. Dobbiamo solo ricordare che siamo gli Stati Uniti d'America".