"Adesso aiutata riesco a dormire". Lo ha detto Cecilia Sala intervistata da Fabio Fazio a 'Che tempo che fa'. La giornalista di Chora Media e del Foglio, ricordiamo, è stata rilasciata l'8 gennaio dalle autorità iraniane che l'hanno trattenuta dal 19 dicembre nel carcere dei dissidenti di Ervin con l'accusa di aver violato le leggi islamiche. "Sono stata fortunatissima a stare lì dentro solo 21 giorni - ha detto -. Il recupero è più rapido rispetto a tante altre persone sono rimaste lì centinaia di giorni".
"Ho passato il tempo a contarmi le dita"
"Avevo chiesto il Corano in inglese perché pensavo fosse un libro che in un carcere di massima sicurezza dell'Iran non mi potessero negare e invece mi è stato negato. Ho passato il tempo a contarmi le dita, a leggere gli ingredienti sulle buste", ha detto la donna.
"In un interrogatorio sono crollata"
"Venivo interrogata incappucciata con la faccia al muro", ha aggiunto parlando della prigionia in Iran. "In un interrogatorio sono crollata, mi hanno dato una pasticca per calmarmi - spiega -. Mi interrogava sempre la stessa persona in perfetto inglese e capivo che conosceva molto bene l'Italia. Il giorno prima della mia liberazione sono stata interrogata per dieci ore di seguito".