USA 2024
Chi è il "falco" Marco Rubio, probabile nuovo Segretario di Stato
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Redazione
2 giorni fa
Il senatore della Florida sarà probabilmente il prossimo ministro degli esteri statunitense. Favorevole a una posizione dura nei confronti della Cina, Rubio ritiene necessario giungere subito a una conclusione della guerra in Ucraina ed è un convinto sostenitore delle operazioni di Israele a Gaza.

È considerato un "falco" della politica anticinese a stelle e strisce, tanto da essere sottoposto a sanzioni da parte della Cina. Il suo profilo potrebbe quindi essere emblematico del corso delle relazioni Washington-Pechino sotto la seconda presidenza Trump. Marco Rubio si avvia infatti verso la nomina a Segretario di Stato americano. Lo hanno riferito tre fonti informate al New York Times e anche la Cnn riporta la stessa indiscrezione.

Primo latinoamericano

Nato a Miami nel 1971 da immigrati cubani (una comunità tradizionalmente repubblicana per la sua opposizione al regime castrista dell'isola), Rubio sarebbe il primo capo della diplomazia statunitense di origine latinoamericana. In un suo recente post su X, ha affermato di non essere sorpreso dell'ampio sostegno mostrato dai Latinos a Donald Trump, che ha spiegato con la volontà di avere una risposta all'inflazione e alla criminalità riconducibile agli immigrati illegali.

In corsa per la presidenza nel 2016

Senatore repubblicano della Florida dal 2011, Rubio era stato considerato da Trump anche come suo potenziale vicepresidente, prima di scegliere JD Vance. Rubio si era presentato alle primarie repubblicane per le presidenziali del 2016, ritirandosi dopo che Trump stravinse anche nello Stato della Florida. 

Falco anticinese

Rubio è sotto sanzioni cinesi da agosto del 2020 a causa della sua campagna, condotta insieme all'altro senatore repubblicano Ted Cruz, contro la stretta della Cina alle libertà e all'autonomia di Hong Kong. In base alle sanzioni di Pechino, a Rubio è vietato tra l'altro l'ingresso nel paese, una circostanza destinata a scontrarsi con la carica di capo della diplomazia Usa e a pesare nelle relazioni bilaterali. Da senatore, Rubio è stato tra i politici americani più in vista nel chiedere una politica più aggressiva nei confronti della Cina. Nel 2019, chiese al Dipartimento del Tesoro di avviare una revisione della sicurezza nazionale sull'acquisizione di Musical.ly da parte della popolare app cinese TikTok. Nel 2020, Rubio ha sostenuto una legge, firmata l'anno successivo da Biden, che cercava di impedire l'importazione di merci cinesi prodotte con l'uso di lavoro forzato da parte della minoranza etnica uigura della Cina. Nella commissione intelligence del Senato, a inizio 2024 ha chiesto all'amministrazione Biden di bloccare tutte le vendite a Huawei dopo che l'azienda tecnologica cinese, sottoposta a sanzioni, aveva presentato un nuovo computer portatile dotato di un chip per processore Intel AI.

Sostegno a un accordo con la Russia

Sulla guerra in Ucraina, di recente Rubio si è spostato su posizioni vicine a quelle di Donald Trump. Secondo il New York Times, nonostante in passato si sia espresso in termini duri nei confronti della Russia, Rubio probabilmente si accoderebbe ai piani previsti da Trump per spingere l'Ucraina a trovare un modo per trovare un accordo con la Russia e farla rimanere fuori dalla Nato. "Penso che gli ucraini siano stati incredibilmente coraggiosi e forti a opporsi alla Russia. Dobbiamo però riconoscere che stiamo finanziando una guerra in fase di stallo che deve essere portata alla conclusione", ha dichiarato negli scorsi giorni in un'intervista televisiva. "Questo non significa che celebriamo quanto fatto da Vladimir Putin, ma ci deve essere un po' di buon senso: quella che stiamo sostenendo è una guerra in stallo, che sta costando vite umane".

Dalla parte di Israele

Più di recente, Rubio ha inoltre espresso pieno sostegno alla guerra di Israele a Gaza. Alla fine dello scorso anno, quando un attivista per la pace gli ha chiesto cosa ne pensasse delle numerose morti di civili palestinesi, ha risposto: “Penso che la colpa sia al 100% di Hamas”.

Mike Waltz consigliere alla sicurezza nazionale

Rubio non sarà il solo "falco" anticinese nella nuova amministrazione Trump. Il tycoon sarebbe infatti intenzionato a nominare il fedelissimo Mike Waltz consigliere alla sicurezza nazionale. Nel 2022, Waltz si espresse a favore di un boicottaggio statunitense delle Olimpiadi invernali di Pechino, in polemica con il governo cinese per la "soppressione" di informazioni relative all'origine della pandemia di Covid-19 e per le violenze commesse ai danni della minoranza uigura. Secondo la Cnn, il probabile futuro consigliere alla sicurezza nazionale americano è stato avvistato a Mar-a-Lago, il quartiere generale di Trump, in questi giorni. Waltz sarà chiamato a essere il primo consulente di Trump su questioni di sicurezza nazionale. Il ruolo e la reale influenza di questa carica, assegnata direttamente dal Presidente e senza conferma del Senato, può variare di amministrazione in amministrazione.

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