Guerra
Continua la controffensiva ucraina. Nell'esercito russo saltano teste
Hanna Malyar. Immagine Wikimedia Commons
Hanna Malyar. Immagine Wikimedia Commons
Gli ucraini affermano di avere riconquistato 6'000 chilometri quadrati di territorio. Il capo dell'operazione russa in Ucraina Berdnikov è stato rimosso dal suo incarico.

Dall'inizio delle controffensive in diverse regioni ucraine, in particolare quelle orientali, le forze di Kiev hanno ripreso ai russi quasi 6'000 chilometri quadrati di territorio. Lo ha affermato la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, citata da Unian. La controffensiva ucraina è in corso da due settimane. In cinque giorni, secondo l’Institute for the Study of War, le riconquiste territoriali ucraine sono state più ampie di tutte le conquiste russe dal mese di aprile.

Non ci sono nuovi arrivi

L'esercito russo sembra essere in stallo. "Il comando militare della Federazione russa - riferisce lo Stato maggiore ucraino - ha sospeso l'invio di nuove e già formate unità nel territorio dell'Ucraina".

Saltano le teste

Gli insuccessi russi sono in ogni caso già costati il posto al tenente generale Roman Berdnikov, responsabile della conduzione dell'"operazione militare speciale" di Mosca in Ucraina, posizione alla quale era stato assegnato solo il 26 agosto scorso, nella speranza di dare una spinta decisiva a un'invasione in difficoltà. Secondo l'intelligence britannica, erano già almeno sei i generali cacciati per una conduzione ritenuta deludente della guerra, vista l'incapacità di piegare gli ucraini malgrado la sproporzione di forze. Secondo i servizi ucraini, Berdnikov ora potrebbe essere sostituito dal tenente generale Aleksandr Lapin, dal 2017 comandante del distretto militare centrale, che già aveva guidato diverse operazioni in Ucraina, confermando inoltre la sua dedizione alla causa mandando in battaglia anche il figlio tra Sumy e Chernihiv.