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Cop29, approvato il mercato internazionale del carbonio
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Ats
un mese fa
Verrà istituito un registro internazionale dei crediti di carbonio e le metodologie per dire quando il credito è di qualità.

L'assemblea plenaria della Cop29 di Baku ha approvato le norme per il mercato internazionale delle emissioni di carbonio, previsto all'articolo 6 dell'Accordo di Parigi. Si tratta di un meccanismo simile a quello dell'Ets europeo. La sua istituzione era il secondo dossier più importante della Cop29, dopo la finanza climatica.

Le norme approvate

La plenaria della Cop29 di Baku, ha spiegato all'ANSA Jacopo Bencini, ricercatore presso l'Istituto Universitario Europeo, "stasera ha approvato l'istituzione di un registro internazionale dei crediti di carbonio gestito dall'Unfccc, l'agenzia dell'Onu per il clima, e le metodologie per dire quando questo credito è di qualità". Grazie al meccanismo gestito dall'Onu, prosegue Bencini, "uno stato può acquistare un progetto di decarbonizzazione in un altro paese, e il taglio delle emissioni che risulta da questo progetto viene contabilizzato a favore dello stato acquirente, nel suo Ndc (National Determined Contribution, l'impegno nazionale di decarbonizzazione)".

I progetti di decarbonizzazione

I progetti di decarbonizzazione sono all'80% riforestazione (gli alberi assorbono grandi quantità di anidride carbonica). Gli altri, detti "biochar", riguardano l'agricoltura, e utilizzano sostanze dai rifiuti per produrre additivi chimici che permettono di stoccare la Co2 nei terreni. Ci sono poi progetti per la rimozione diretta dell'anidride carbonica dall'atmosfera. "Le aziende comprano già progetti di decarbonizzazione all'estero - spiega Bencini -, ma finora gli stati non potevano, perché mancava la 'bollinatura' dell'Onu ai progetti. La decisione della Cop29 è importante per le aziende che sviluppano questi progetti, perché farà finalmente decollare il loro mercato. Si calcola che questo potrebbe avere un impatto del 7% sulla mitigazione al 2050". Secondo la presidenza della Cop29, "questa cooperazione internazionale è previsto che ridurrà il costo di attuare gli Ndc fino a 250 miliardi di dollari all'anno".