
L'alleanza Cdu/Csu guidata dal futuro cancelliere Friedrich Merz e la Spd hanno raggiunto un accordo per la coalizione di governo annunciata oggi alle 15:00 in conferenza stampa a Berlino. L'accordo è stato raggiunto dopo settimane di negoziati. Alla conferenza insieme a Merz hanno partecipato il co-leader della Spd, Lars Klingbeil, e il premier bavarese Markus Soeder per la Csu.
7 ministeri per CDU e SPD, tre a CSU
Sette ministeri ciascuno per Unione cristiano democratica (CDU, di centro-destra) e Partito socialdemocratico (SPD, di centro-sinistra) e tre all'Unione cristiano-sociale (CSU, di centro-destra), alleata bavarese della CDU. È quanto si evince nel documento della coalizione di governo tedesca reso pubblico oggi. Nel prossimo governo tedesco la CDU, oltre al cancelliere federale, avrà il ministero dell'economia, gli esteri, il ministero alla cultura, il ministero della sanità, quello dei trasporti e quello della digitalizzazione. All'SPD andranno finanze, giustizia, lavoro, difesa, ambiente, cooperazione economica e, infine, edilizia. Tre ministeri sono per la CSU: quello dell'interno, quello alla tecnologia e viaggi spaziali, infine il ministero all'agricoltura. Nel patto di coalizione si legge anche che "il diritto di proporre candidati per le rispettive posizioni spetta ai partiti".
Merz: "Un Governo forte è un segnale ai cittadini e all'Europa"
"L'accordo (di una coalizione di governo in Germania) è un segnale molto forte e chiaro ai cittadini del nostro paese ed è anche un segnale chiaro ai nostri partner nell'Unione europea. La Germania avrà un governo forte e capace", ha detto Friedrich Merz, futuro cancelliere, presentando l'intesa tra conservatori e socialdemocratici per il nuovo esecutivo. "Il centro politico è nella condizione di affrontare e risolvere i problemi del paese", ha affermato Merz.
Le prime misure
La coalizione di governo ha raggiunto un nuovo accordo su tre temi chiave: cittadinanza, pensioni e fisco. Alcune misure introdotte dal precedente governo vengono riviste, mentre altre vengono confermate o modificate, spiega il Bild.de. Per quanto riguarda la cittadinanza tedesca, viene abolita la naturalizzazione "turbo", ovvero la possibilità di ottenere la cittadinanza tedesca dopo soli tre anni. Rimane invece in vigore la procedura semplificata che consente di diventare cittadini tedeschi dopo cinque anni, a determinate condizioni. Secondo quanto riportato dalla Bild, SPD, CDU e CSU hanno trovato un’intesa per fissare il livello delle pensioni al 48% del reddito medio fino al 2031. L'accordo garantisce stabilità e sicurezza ai pensionati nei prossimi anni. Inoltre, viene previsto un alleggerimento fiscale per i lavoratori: l’aliquota d’imposta entrerà in vigore più tardi e sarà più bassa, riducendo così il carico sui contribuenti. Non verranno invece aumentate le tasse per i redditi alti e le piccole e medie imprese, come inizialmente proposto dall’SPD.
I primi movimenti politici
Il futuro cancelliere ha fornito i dettagli per la costituzione del prossimo governo. L'Unione cristiano democratica (CDU, di centro-destra) terrà un congresso del partito il 28 aprile a Berlino per approvare l'accordo di coalizione. In contemporanea il Partito socialdemocratico (SPD, di centro-sinistra) terrà il suo referendum sul patto tra gli iscritti. A quel punto, toccherà alla presidente del Bundestag (la principale Camera del parlamento tedesco, che rappresenta il popolo) e ai gruppi parlamentari definire un calendario per l'elezione del cancelliere federale. Questo potrebbe avvenire "già la settimana successiva", vale a dire dal cinque maggio.
Politica migratoria e cittadinanza
"Abbiamo intenzione di intraprendere un nuovo corso nella politica migratoria. Vogliamo porre fine all'immigrazione irregolare. Saranno effettuati controlli alle frontiere nazionali e le richieste di asilo saranno respinte. Lanceremo un'offensiva per i rimpatri. Porremo fine ai programmi di ammissione volontaria, sospenderemo i ricongiungimenti familiari e aumenteremo significativamente il numero di paesi di origine sicuri", ha detto il leader della CDU. "In questo contesto modificheremo ancora una volta la legge sulla cittadinanza: la naturalizzazione sarà nuovamente possibile solo dopo cinque anni. Vogliamo rafforzare la sicurezza interna della Germania", ha anche affermato Merz, aggiungendo che "consentiremo alle autorità di sicurezza di conservare gli indirizzi IP (Internet Protocol, un codice numerico che identifica in modo univoco un dispositivo connesso a internet) per tre mesi" e saranno aumentati i poteri della polizia federale.
CSU soddisfatta
Markus Soeder, leader dell'alleata bavarese Unione cristiano-sociale (CSU, pure di centro-destra), intervenendo alla presentazione dell'accordo di coalizione è apparso soddisfatto per quanto il suo partito ha raggiunto nelle trattative, in particolare il "chiaro cambio di direzione nella politica migratoria" e sulle tasse che non aumenteranno. "La Csu avrà tre ministeri: quello all'interno. Sapete che la Baviera è lo Stato più sicuro della Germania, ecco perché la filosofia di sicurezza bavarese sarà applicata anche sul piano federale. Poi lanciamo un segnale importante con il ministero per la ricerca, la tecnologia e l'esplorazione dello spazio. Infine, il ministero all'agricoltura", ha detto il bavarese.
La posizione della SPD
"Nell'accordo di coalizione affermiamo molto chiaramente che la Germania è e rimane un paese d'immigrazione. Proteggiamo i diritti dei nostri concittadini con un passato migratorio. Regoliamo e controlliamo la migrazione. Procederemo ancor più chiaramente contro l'immigrazione irregolare, ma è sempre stato chiaro che il diritto fondamentale all'asilo resta inviolabile", ha detto dal canto suo Lars Klingbeil, copresidente dell'SPD, durante la conferenza stampa congiunta. Il leader dell'SPD ha anche sottolineato che "gli sconvolgimenti globali sono anche un'opportunità per il nostro paese. Talenti, ricercatori, imprenditori di tutto il mondo devono sapere che vale la pena vivere e lavorare in Germania". Klingbeil ha anche annunciato che all'SPD andranno sette ministeri e che il patto sarà sottoposto al voto degli iscritti.