
Disagi alle isole Canarie, in particolare a Tenerife, La Palma, La Gomera ed El Hierro nella seconda giornata di sciopero, indetto dal personale del settore turistico per esigere aumenti salariali adeguati agli utili record registrati negli ultimi due anni, in piena alta stagione per le vacanza pasquali. Secondo i sindacati di categoria, che hanno convocato la protesta cominciata ieri, allo sciopero ha aderito almeno il 70% dei circa 80'000 lavoratori impiegati in hotel, ostelli, residenze o campeggi e nella ristorazione. Il Tavolo sindacale della ristorazione, che riunisce le sei organizzazioni sindacali maggioritarie, stima un'astensione in massa dal lavoro soprattutto nella zona al sud di Tenerife nell'ambito della ristorazione, nonostante i servizi minimi fra il 15% e il 25% garantiti dal governo delle Canarie, a seconda dei servizi. Sul fronte opposto, il patronato degli albergatori, l'Associazione alberghiera ed extralberghiera di Santa Cruz de Tenerife (Ashotel) ha deplorato che l'offerta di un aumento salariale del 6% fatta ai sindacati per scongiurare in extremis lo sciopero sia stata rifiutata, azzerando le trattative finora portate avanti.
