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"Nella giornata odierna, il Santo Padre ha presentato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo". Così il Bollettino medico serale. "Sono pertanto state eseguite due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni. Nel pomeriggio - si legge ancora nel bollettino serale - è stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante. La prognosi rimane riservata". Quello odierno è stato definito da fonti vaticane "un pomeriggio un po' più difficile", in cui per il Papa c'è stata anche "la sofferenza di una persona a cui manca il respiro".
"Valori del sangue invariati"
L'accumulo di muco, viene spiegato, "è una conseguenza della polmonite bilaterale, una reazione da parte dei bronchi e dei polmoni che accumulano muco per eliminare i batteri. Si genera quindi uno spasmo, una costrizione: si respira con maggiore fatica e si tenta di espellere quello che c'è dentro". In altre parole, sempre secondo le fonti, "non è un elemento nuovo: è una conseguenza di quello che c'è". Va detto a riprova di questo che "i valori delle analisi del sangue restano invariati: non c'è stata una crescita della leucocitosi, un aumento dei globuli bianchi, quindi non si tratta di un'infezione che sta crescendo, ma sono le conseguenze dell'infezione in corso".