
Due ragazzi di 11 e 12 anni hanno violentato una bambina di 10, sorella di uno dei due, ed hanno diffuso nella loro scuola le immagini della scena con un telefonino. E' successo a Montfort-l'Amaury, nella regione parigina. Il più piccolo dei due aveva invitato a casa il suo amico, arrivato con la sorella. Hanno visto un film porno e deciso quindi di riprodurre le scene con la ragazzina. Tutto è stato filmato dai due, e le immagini sono state diffuse a un centinaio di loro compagni. I due sono stati facilmente individuati dai gendarmi, che avevano scoperto il video. Sono stati portati davanti ad un giudice e posti in famiglie d'accoglienza.A Friburgo un nuovo caso di molestie sessuali tra minorenniUn nuovo caso di atti sessuali tra minorenni è scoppiato nel canton Friburgo. Un bambino di 13 anni e mezzo è sospettato di aver molestato bambini più piccoli di lui, ha indicato oggi la Camera penale dei minorenni. Due giorni fa un caso analogo era emerso proprio a Friburgo: indagato stavolta un ragazzino di 12 anni. I due casi non hanno niente in comune, se non la natura dei fatti e la giovane età dei protagonisti, hanno spiegato oggi in una conferenza stampa i responsabili dell'inchiesta. L'adolescente - sospettato di palpeggiamento, voyeurismo, minacce e coazione - ha parzialmente ammesso i fatti, ha indicato Rita Menoud, della polizia friburghese. Le sue otto vittime - sette maschi e una femmina - hanno un'età compresa tra i sei e gli undici anni. Secondo gli inquirenti, i fatti si sarebbero svolti sull'arco di due anni. Il bambino accusato - domiciliato a Cressier (FR) - sarà ospitato in una struttura educativa solo dal 26 maggio, a causa dell'attuale mancanza di posti. Per il momento, in accordo con le autorità scolastiche, continuerà a frequentare le scuole nella sua regione. Le persone attorno a lui sono state sensibilizzate alla questione e quindi il ragazzino non dovrebbe essere recidivo, ha assicurato la giudice incaricata del dossier, Nicole Schmutz. Ciò è tuttavia accaduto mentre l'inchiesta era già cominciata. Il bambino "è stato seriamente redarguito" - ha detto la giudice - e se dovesse nuovamente cadere in fallo, saranno adottate misure restrittive nei suoi confronti". ats/red
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