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Ecco i "big" presenti al giuramento di Trump
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Ats
7 giorni fa
Oggi il neo presidente statunitense si insedierà alla Casa Bianca. Presenti alla cerimonia diverse personalità internazionali, tra leader politici, ex presidente e imprenditori della Silicon Valley.

Miliardari, influencer e leader della destra mondiale. La lista dei vip che parteciperanno all'insediamento di Donald Trump è lunga. Oltre alla premier italiana Giorgia Meloni, ci saranno il presidente argentino Javier Milei e il vicepresidente cinese Han Zheng. Ma anche i ministri degli esteri di Giappone e India e il leader populista britannico anti-Ue Nigel Farage.

Gli europei presenti e quelli assenti

Per l'Europa non è stata invitata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e nessun membro delle istituzioni europee. Non ci sarà l'ungherese Victor Orban mentre ci saranno il leader del partito di estrema destra francese Reconquête, Éric Zemmour, e l'ex primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, appena eletto leader dei conservatori di Ecr. La leader dell'ultradestra tedesca di AfD, Alice Weidel, è stata invitata ma ha fatto sapere di non poter partecipare a causa del fitto programma in vista del voto in Germania del 23 febbraio. Al suo posto invierà il co-leader del partito, Tino Chrupalla.

Dai Biden ai Clinton, ma per gli Obama ci sarà solo Barack

Alla cerimonia, spostata al chiuso per l'ondata di gelo che si sta abbattendo sugli Stati Uniti, sarà presente - secondo indiscrezioni - anche Mike Pence, il vicepresidente di Trump durante i suoi primi quattro anni. Vi parteciperanno anche Joe e Jill Biden, Hillary e Bill Clinton, George W. e Laura Bush. Barack Obama sarà presente senza la moglie Michelle, che ha deciso di non partecipare. Una scelta controcorrente che soltanto Trump e la consorte Melania hanno fatto prima di lei quando snobbarono l'insediamento di Biden quattro anni fa. Assente anche l'ex speaker Nancy Pelosi, la grande nemica del presidente eletto, colei che ha guidato una Camera che lo ha messo sotto impeachment due volte.

Silicon Valley in prima fila

La Silicon Valley sarà schierata in prima fila per Trump. All'insediamento ci sarà l'inseparabile "first buddy" Elon Musk, il fondatore di Amazon Jeff Bezos e gli amministratori delegati di Apple, Google, TikTok, Meta e OpenAI. Un parterre di miliardari che mostra il cambio di rotta intrapreso da Corporate America verso posizioni politiche e sociali più conservatrici in vista dell'arrivo del presidente-eletto.

Ci sarà anche Infantino

Anche il presidente della Fifa Gianni Infantino sarà presente a Washington all'insediamento di Donald Trump. Il boss del calcio mondiale aveva già incontrato il futuro presidente degli Stati Uniti nella sua tenuta di Mar-a-Lago, in Florida. Gli Stati Uniti svolgeranno un ruolo importante per la Fifa nei prossimi anni, in quanto organizzatori della Coppa del mondo per club dell'estate 2025 e della Coppa del mondo per nazioni del 2026. Quest'ultimo torneo sarà ospitato assieme al Canada e al Messico. La Fifa ha già annunciato che in futuro Infantino trascorrerà più tempo negli Stati Uniti per sostenere i preparativi delle due grandi manifestazioni. Il vallesano aveva già adottato un approccio simile in vista dei Mondiali di calcio del 2022 in Qatar.

"Ho avuto l'onore di incontrare (...) Donald Trump in vista del suo imminente insediamento", scrive il presidente della Fifa in un post pubblicato su Instagram. "Abbiamo discusso della Coppa del Mondo per Club FIFA di quest'estate e della Coppa del Mondo FIFA del 2026, due tornei veramente globali che gli Stati Uniti svolgeranno un ruolo fondamentale nell'ospitare". Grazie, signor Presidente, per il suo tempo e per il sostegno alla FIFA nei prossimi mesi - scrive Infantino, che ha anche postato una foto - L'America accoglie il mondo e il calcio unisce il mondo".

La mobilitazione anti-Trump

Mentre il Secret Service rivede i piani di sicurezza dopo l'inatteso cambio di programma dovuto al grande freddo, Washington accoglie anche le proteste anti-Trump. In piazza sono scese sabato migliaia di persone ma la folla oceanica che invase la città nel 2017 è solo un lontano ricordo. Come ammesso dagli organizzatori la "resistenza" a Trump ha cambiato pelle riflettendo una nuova strategia ma anche una stanchezza dilagante. L'obiettivo delle proteste è, ammette Women's March, una delle organizzatrici della manifestazione, evitare la "smobilitazione e dare alla gente qualcosa in cui sperare".

Le bibbie su cui giurerà Trump

Donald Trump giurerà sulla bibbia usata da Abraham Lincoln nel 1861 e su una che gli è stata regalata dalla madre nel 1955 quando il presidente eletto aveva solo nove anni. Lo ha annunciato sabato il comitato per l'insediamento. La bibbia di Lincoln è stata usata anche da Obama giurando per i suoi due mandati. Anche il vicepresidente JD Vance userà una bibbia di famiglia, quella regalatagli da sua madre nel 2003 quando lasciò casa per unirsi ai Marine Corp.

Trump vuole andare a Los Angeles

Intanto, all'emittente televisiva Nbs, il presidente eletto Donald Trump ha dichiarato che andrà probabilmente a Los Angeles la prossima settimana per vedere con i suoi i danni causati dagli incendi. "Andrò probabilmente alla fine della prossima settimana. Ci sarei andato ieri ma penso sia meglio andarci da presidente. E' più appropriato", ha messo in evidenza.

"$TRUMP"

Intanto Donald Trump ha anche lanciato il suo "meme coin", scatenando un'ondata di acquisti sul mercato delle critpovalute che ha consentito alla valuta digitale del presidente-eletto di raggiungere i 6,8 miliardi di dollari di capitalizzazione. Le "meme coin" sono criptovalute che capitalizzano sull'entusiasmo popolare attorno a una personalità, un movimento o un fenomeno virale su Internet. Le "meme coin" non ha alcuna utilità economica o transazionale ed è spesso identificata come un bene puramente speculativo. Chiamato "$TRUMP", il meme coin vuole "celebrare tutto quello che rappresentiamo: Winning", vittoria, afferma Trump sul suo social Truth. A mettere a punto la valuta di Trump è Solana, creando per il lancio 200 milioni di token, che potrebbero salire però a un miliardo nei prossimi tre anni.