Estero
Francia: via dal Codice "buon padre famiglia", è sessista
Redazione
11 anni fa

Via l'espressione "buon padre di famiglia" dal Codice civile: lo ha deciso il parlamento francese votando un emendamento nell'ambito del progetto di legge sulle pari opportunità tra uomo e donna che vuole cancellare dai testi questa locuzione ritenuta "sessista" e "obsoleta". "Si tratta di riscrivere una definizione che è presente nel Codice civile dal 1804 e risale al diritto latino - ha spiegato la ministra socialista delle Pari opportunità, Najat Vallaud-Belkacem. È necessario attualizzare il diritto per renderlo conforme alla realtà e comprensibile. La grande maggioranza della popolazione, ai giorni nostri, ha voltato pagina in merito alla struttura patriarcale della famiglia e non capisce più il senso di questo riferimento". Per i promotori del testo - alcuni deputati ecologisti del partito Eelv, guidati da Brigitte Allain - è una di quelle "espressioni discriminatorie" ormai "desuete", retaggio "inammissibile" di una "società patriarcale". "La locuzione 'buon padre di famiglia' - fa notare Allain - compare 15 volte nelle parti legislative dei codici in vigore". "Durante la mia vita, ho dovuto firmare diversi contratti in cui mi impegnavo a amministrare un bene 'con la diligenza del buon padre di famiglia' - prosegue la deputata ecologista. Questa cosa mi ha sempre molto infastidito: bisogna quindi avere un pene per amministrare dei beni? Firmare un contratto redatto in questi termini è particolarmente ripugnante perché significa rinnegare l'identità di una donna e la sua capacità di amministrare in quanto donna". Per l'opposizione si tratta di una polemica inutile: qualcuno si chiede ironico perché allora non avviare un dibattito sulla parola 'patria', "un termine femminile che fa riferimento e rimanda all'immagine del padre, quando si parla per esempio di 'madrepatria'", o ancora sul termine 'scuola materna'. "Che la sinistra voglia sopprimere quest'espressione, vista la sua gestione e visione del mondo, è abbastanza logico - ha affermato il deputato di centro-destra (Ump), Hervé Mariton. Siamo in pieno totalitarismo linguistico".

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