Campania
Funivia del Faito, si stacca il cavo. Quattro morti
© Corpo nazionale soccorso alpino
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Redazione
un giorno fa
Il cavo traente si è spezzato mentre la cabina saliva verso la stazione di monte: tra le vittime anche due turisti britannici e il macchinista. Aperta un’indagine per disastro colposo.

Un grave incidente ha sconvolto nel pomeriggio di giovedì 17 aprile 2025 la cittadina campana di Castellammare di Stabia: una cabina della funivia del Monte Faito è precipitata nel vuoto, causando la morte di quattro persone e il ferimento grave di un’altra. Lo riportano diversi media italiani. Al lavoro 50 vigili del fuoco e gli Specialisti del nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale).

L'incidente

L'incidente è avvenuto attorno alle 15:00, quando il cavo traente dell’impianto si è spezzato mentre la cabina era prossima alla stazione a monte. A bordo si trovavano cinque persone: due turisti britannici, una turista israeliana, un altro cittadino israeliano e il macchinista, Carmine Parlato. Solo uno dei passeggeri, l’israeliano superstite, è sopravvissuto, ma in condizioni gravi. È stato trasportato in elicottero all’Ospedale del Mare di Napoli. Un secondo vagone, sospeso lungo il percorso con undici persone a bordo, è stato bloccato in quota. Grazie all’intervento tempestivo dei soccorsi, tutti i 9 passeggeri sono stati tratti in salvo illesi, nonostante le difficili condizioni meteorologiche: nebbia fitta e vento forte hanno complicato le operazioni.

È una tragedia enorme che colpisce profondamente." Ad affermato la Filt Cgil Nazionale sull'incidente sulla funivia del Monte Faito, aggiungendo che "la tutela della sicurezza in tutti i settori dei trasporti, in particolar modo quelli dedicati ai servizi pubblici, deve essere un elemento centrale della politica industriale del paese". "È inaccettabile - prosegue la Federazione dei Trasporti della Cgil - che si debba ancora assistere a sciagure di questa natura che coinvolgono non solo lavoratori e lavoratrici che dovrebbero poter operare in condizioni di piena salvaguardia ma anche gli utenti che ai trasporti collettivi affidano le proprie vite. L'ennesimo dramma, che questa volta ha interessato un'infrastruttura dei trasporti, coinvolgendo tragicamente un operatore di bordo della funivia Monte Faito e alcuni turisti". "Da subito - afferma infine la Filt Cgil - chiediamo alle autorità di fare chiarezza sulla dinamica dei fatti e di predisporre immediati piani di intervento affinché quanto accaduto non si verifichi mai più. Alla famiglia del lavoratore e delle altre vittime esprimiamo il nostro profondo cordoglio".

Riaperta da poco

La funivia del Faito, gestita dall’Ente Autonomo Volturno (EAV), era stata riaperta solo da pochi giorni dopo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, ha dichiarato che il freno d’emergenza ha funzionato correttamente per la cabina in discesa, ma non per quella in salita, che è precipitata dopo aver urtato un pilone. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’indagine per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Sul posto sono intervenuti il procuratore capo Nunzio Fragliasso e diversi magistrati per coordinare gli accertamenti.

Stesso incidente nel 1960

La storia della funivia del Faito non è nuova a tragici incidenti. Il più grave risale al Ferragosto del 1960 quando, a causa di un errore umano, una delle cabine giunse a valle senza riuscire a frenare la sua corsa precipitando così sui binari sottostanti della linea ferroviaria Circumvesuviana: allora furono quattro i morti. Trentuno i viaggiatori che rimasero feriti nello schianto. Dopo quella tragedia, furono effettuati lavori di manutenzione straordinaria e le cabine sostituite. Da allora, l'impianto è stato sottoposto a svariati interventi. Non fece vittime, ma provocò un enorme spavento quanto accaduto più recentemente, a luglio del 2021, a causa di un black out. Allora la cabina che scendeva dal Monte Faito verso la stazione Circum di Castellammare di Stabia rimase bloccata oltre un'ora, con 31 persone a bordo (26 adulti e 5 bambini) a causa di una interruzione dell'energia elettrica che riguardò il centro antico di Castellammare. I passeggeri a bordo furono recuperati solo grazie all'entrata in funzione del gruppo elettrogeno.