Spagna
Gli abitanti di Tenerife marciano contro i turisti, "Le Isole Canarie non sono in vendita"
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Redazione
un giorno fa
I residenti di Tenerife protestano contro il turismo di massa, scacciando turisti dalle spiagge con cartelli e megafoni. Le manifestazioni dimostrano il crescente malcontento per l'impatto negativo del turismo sulle Isole Canarie.

I residenti di Tenerife ne hanno fin sopra i capelli: i turisti non sono ben accetti. E lo hanno dimostrato nella giornata di ieri, quando hanno deciso di intraprendere una marcia di protesta fra le strade cittadine e nelle spiagge della località canarina. Anche se non si sono verificati atti di violenza, ai turisti non ci è voluto molto per capire che non erano ben accetti in quanto circondati da persone munite di cartelloni e megafoni intenti a scacciarli.

Sempre più opposizioni in Spagna

Quello dell'opposizione al turismo di massa in Spagna è infatti un fenomeno in crescita, specie nelle Isole Canarie dove l'impatto del turismo di massa è ritenuto molto negativo, soprattutto per l'impatto che ha su chi ci abita tutto l'anno. Gli alloggi - lamentano i locali - sono inoltre diventati rari e costosi e la natura è sovra sfruttata. Motivi per cui ieri, domenica 20 ottobre, sono state organizzate manifestazioni in diversi luoghi delle Canarie particolarmente frequentati dai turisti. Secondo le autorità, sono stati circa 8'000 i manifestanti che hanno attraversato le spiagge dell'arcipelago. Una delle azioni più grandi ha avuto luogo sulla spiaggia di Troya, proprio a Tenerife, dove i turisti in cerca di sole sono stati disturbati dai residenti locali che mostravano cartelli con slogan come "Niente più turisti, niente più miseria" o "Le Isole Canarie sono non in vendita”. A contribuire al fastidio arrecato ai vacanzieri ci hanno pensato anche megafoni, tamburi e fischietti. Molti visitatori, temendo per la propria incolumità, hanno deciso di lasciare la spiaggia. Le immagini che circolano in rete mostrano infatti i vacanzieri spaventati e circondati da manifestanti che brandiscono cartelli facendo un rumore assordante. I vacanzieri, nonostante non abbiano subìto violenze, sono stati derisi e ridicolizzati