
Oltre 15'000 euro al mese alla segretaria comunale, 10'000 al vigile e 7'000 all'operaio comunale: gli stipendi dei dipendenti pubblici di Campione d'Italia stanno facendo discutere oltreconfine. I consiglieri comunali di Campione 2.0 Verda e Marchesini scrivono a Mattarella: "retribuzioni ingiustificabili ed anacronistiche", come riporta La Provincia di Como.
Oltre 2 milioni e mezzo l'anno per meno di 15 dipendenti comunali
Il drastico ridimensionamento del personale dell'amministrazione comunale, varato dal commissario prefettizio dopo il fallimento del Casinò, ha portato gli impiegati del Comune di Campione da più di 100 unità a 14, più uno a mezzo servizio, riporta la stessa testata comasca. Gli stipendi sarebbero tuttavia rimasti parametrati al costo della vita ticinese, con delle indennità aggiuntive: il Comune spenderebbe ancora oggi 2,7 milioni di euro all'anno per pagare i dipendenti rimasti. I salari si attestano sui 15'000 euro netti al mese per la segretaria comunale, circa 10'000 per il vigile e 7'000 per l'operaio comunale.
La lettera a Mattarella: un terzo dei contributi dello Stato in stipendi
Verda e Marchesini si sono quindi rivolti direttamente al presidente della Repubblica, parlando di imbarazzo per il fatto che "oltre quattro anni dopo l'inserimento di Campione nell'Unione Doganale Europea i dipendenti del Comune continuino a percepire stipendi da oltre 10'000 euro mensili netti, forse nemmeno troppo giustificabili prima per il diverso contesto economico, ma di sicuro ora anacronistici ed arbitrari per l'intera finanza pubblica". Facendo i conti, i due consiglieri comunali contestatari definiscono "irrazionale" il fatto che "14 dipendenti, più uno impiegato a metà tempo, costino quasi 2,7 milioni di euro l'anno, che corrisponde quasi ad un terzo a ciò che lo Stato versa al Comune come contributo. Ed è emblematico che il segretario generale in municipio percepisca uno stipendio di gran lunga maggiore del prefetto di Como". I due consiglieri chiedono quindi un intervento, facendo inoltre riferimento ad alcuni bonus rimossi negli ultimi anni dalle buste paga di carabinieri o medici che lavorano a Campione.
La risposta del sindaco: "responsabilità del Ministero"
Il sindaco Roberto Canesi, dal canto suo, nega che l'amministrazione comunale non abbia mai chiesto conto delle somme elargite ai dipendenti comunali. "Il Comune, anche durante i precedenti mandati, ha chiesto lumi a tutti i livelli dello Stato ed ha anche disposto dei ridimensionamenti". Sarebbero le sentenze dei tribunali, "inclusa la Cassazione", ad aver impedito che la situazione cambiasse.
Dipendenti ed ex dipendenti del Comune avrebbero inoltre "a più riprese mosso ricorsi contro la stessa amministrazione comunale per stipendi, bonus ed arretrati", riporta sempre La Provincia di Como. "Non possiamo tagliare le paghe di sana pianta", prosegue Canesi; "esistono delle norme che calcolano le retribuzioni, non spetta a noi un intervento simile ed i ministeri preposti sono ben informati. Anche i Consiglieri Comunali lo sanno anche se forse a volte fanno finta di non sapere".