Medio Oriente
Guerra in Libano, la tregua tra Hezbollah e Israele "fa comodo alle due parti"
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un giorno fa
È iniziato nella notte il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, promettendo così una fine quantomeno temporanea degli attacchi di Tel Aviv sul Libano. Ne abbiamo parlato con Pietro Batacchi, direttore della Rivista italiana difesa.

Da questa notte in Libano, dopo due mesi di guerra aperta tra Israele ed Hezbollah, è entrato in vigore il cessate il fuoco. Un accordo che "potrebbe anche durare, perché alle due parti fa comodo prendersi una pausa dallo scontro a fuoco", ha spiegato a Ticinonews Pietro Batacchi, direttore della Rivista italiana difesa. "Hezbollah è stato colpito duramente dall'esercito israeliano, ma non è stato sconfitto". Israele, dal canto suo, "deve fare i conti con il peso economico di una guerra aperta su più fronti e di lunga durata. Anche per questi fattori il cessate il fuoco fa comodo alle due parti". Mentre per quanto riguarda i libanesi scesi per le strade a festeggiare, alcuni con le bandiere di Hezbollah, Batacchi non si dice sorpreso: "In queste aree l'organizzazione è considerata un'autorità più legittima dello stesso governo, che è percepito come qualcosa di lontano. Per questo non sono stupito da tali immagini".

Verso una tregua anche a Gaza?

In Palestina Hamas, ricordiamo, ha affermato di esser "pronto" per la tregua a Gaza dopo il cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah. "Anche in questo caso, l'Organizzazione è profondamente legata al territorio e può continuare a reclutare nuove persone, ma dall'altra parte c'è il governo israeliano che potrebbe occupare l'area. Vedremo come evolverà la situazione nelle prossime settimane".