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L'accelerazione delle mosse diplomatiche attorno alla risoluzione del conflitto russo-ucraino rischia di tagliare fuori l'Europa. La Francia di Emmanuel Macron prova a reagire con un incontro straordinario (definito ufficialmente "riunione informale", ma con le caratteristiche di un vertice di crisi) oggi pomeriggio, alle 16, a Parigi, a cui parteciperanno i "capi di governo di Germania, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca". Lo confermano fonti dell'Eliseo, sottolineando l'intenzione di Macron di "avviare consultazioni fra dirigenti europei sulla situazione in Ucraina e i nodi della sicurezza in Europa". Al vertice saranno pure presenti la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il segretario generale Nato Mark Rutte. "I lavori - affermano dall'Eliseo - potranno prolungarsi in altri formati per riunire tutti i partner interessati alla pace e alla sicurezza in Europa".
Negoziati
Con questa riunione straordinaria, il Vecchio Continente tenta di rispondere alla nuova situazione venutasi a creare negli ultimi giorni. Nei prossimi giorni, infatti (forse già martedì), in Arabia Saudita si terranno colloqui bilaterali tra Stati Uniti e Russia relativi al conflitto ucraino e che non prevedono la partecipazione né dell'Ucraina né di rappresentanti dell'Ue o di Stati europei. Keith Kellogg, inviato dell'amministrazione Trump per la questione russo-ucraina, ha affermato che negoziati avverranno in parallelo anche con l'Ucraina e che sarà a Kiev questa settimana.
Fuori dalla porta
In ogni caso, gli Usa di Trump, almeno per il momento, non hanno pensato di coinvolgere gli alleati europei nelle discussioni. Nelle intenzioni di Macron, il vertice di Parigi dovrà servire ai paesi europei per trovare una strategia con la quale convincere Washington a essere tenuti in considerazione sulla strada verso il cessate il fuoco. Ieri sera, un consigliere del presidente francese ha affermato che "gli europei debbano fare di più, meglio e con maggiore coerenza per la nostra sicurezza collettiva", ribadendo che il destino dell'Ue è legato a quello dell'Ucraina e che se Kiev sarà abbandonata a Mosca dagli Stati Uniti, la Russia potrebbe proseguire nella sua volontà espansionistica, aggredendo anche Stati membri dell'Unione.
Più aiuti europei che Usa
I leader che parteciperanno alla riunione di questo pomeriggio potranno partire da un punto di forza dato dai numeri: nel suo complesso, secondo un'analisi dell'Istituto Kiel, l'Europa infatti supera gli Stati Uniti in termini di aiuti all'Ucraina. La prima ha stanziato 70 miliardi di euro in aiuti finanziari e umanitari e 62 miliardi di euro in aiuti militari a confronto con i 64 miliardi di euro in aiuti militari e 50 miliardi di euro in stanziamenti finanziari e umanitari dagli Usa.
I temi
C'è poi il tema delle sanzioni alla Russia varate dall'Ue, potenziale leva per avere voce in capitolo sulle trattative. All'incontro, tuttavia, si discuterà anche di quali capacità di difesa l'Europa potrebbe fornire per dare all'Ucraina garanzie di sicurezza credibili, inclusa la possibilità dell'adesione automatica di Kiev alla Nato in caso di una chiara violazione del cessate il fuoco da parte della Russia. L'idea è promossa da alcuni senatori americani e sostenuta da diversi leader europei, come il finlandese Alexander Stubb. Inoltre, il vertice potrà essere occasione di rispondere alla richiesta statunitense di impegnare truppe in una forza di stabilizzazione in caso di tregua, opzione che divide i leader europei ma che è sul tavolo, come ricordato da Zelensky alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.