
"Non ho mai inviato piani di guerra su Signal". Lo ha detto Pete Hegseth in un'intervista a Fox news all'indomani di un nuovo scandalo. "Prendo le informazioni top secret molto sul serio. Guardo piani di guerra tutti i giorni, anche dieci minuti fa, non li ho mai condivisi", si è difeso il capo del Pentagono accusando non meglio identificate "talpe" al dipartimento "di voler danneggiare l'agenda del presidente".
Lo scandalo
Hegseth è accusato di aver condiviso i dettagli di un attacco in marzo contro gli Houthi in una chat su Signal che includeva sua moglie, suo fratello e il suo avvocato personale. Si tratta di una seconda chat, dopo quella in cui aveva postato e commentato i piani di guerra contro i ribelli yemeniti con i vertici del team di sicurezza, presente anche il direttore di The Atlantic, Jeffrey Goldberg, inserito per errore. La rivelazione di un'altra chat su Signal solleva ulteriori interrogativi sull'utilizzo da parte di Hegseth di un sistema di messaggistica non classificato per condividere dettagli di sicurezza altamente sensibili, peraltro anche con persone non titolate.
La nuova chat
La nuova chat ha coinvolto circa una dozzina di persone ed è stata creata durante l'iter di conferma di Hegseth per discutere di questioni amministrative. Ma poi il capo del Pentagono l'ha usata disinvoltamente e imprudentemente per condividere i particolari del programma degli attacchi aerei contro gli Houthi. Tra i partecipanti la moglie Jennifer Rauchet, ex produttrice di Fox News - dove lavorava anche il marito -, che ha suscitato ulteriori preoccupazioni per aver assistito ad almeno due delicati incontri con alti ufficiali militari: il primo al quartier generale della NATO in febbraio, il secondo a marzo con il ministro della difesa britannico John Healy e l'ammiraglio Tony Radakin, capo delle forze armate di Sua Maestà (il giorno dopo che gli USA avevano annunciato il taglio dell'intelligence a Kiev). Nella chat c'erano anche il fratello di Hegseth, che è l'uomo di collegamento del Dipartimento della Sicurezza Interna per il Pentagono, e il suo avvocato personale.