Sale a 105 il bilancio delle vittime delle inondazioni a Valencia dopo il ritrovamento di altri 13 corpi, 9 dei quali all'interno di un garage. Lo riferisce l'edizione online de El Mundo. Questa mattina è inoltre stato emesso un nuovo avviso meteo per una parte della regione di Valencia già devastata dalla tragedia di ieri. L'agenzia meteorologica statale Aemet ha emesso, su X, il suo livello di allerta più alto per la provincia di Castellon. "Ci sono già fortissime tempeste nella zona, soprattutto a nord di Castellon - ha scritto Aemet - Il maltempo continua! Fate attenzione!" ha aggiunto, invitando le persone a non mettersi in viaggio. Il bilancio resta confermato a 95 morti, 92 nella zone di Valencia, 2 nella regione di Castilla La Mancia e un terzo in Andalusia.
Immagini Copernicus
Intanto, il Servizio Cambiamenti Climatici Copernicus, che fa parte del Programma di Osservazione della Terra dell'Unione Europea, ha pubblicato sul suo account Twitter un'immagine satellitare di oggi in cui si può vedere come si è trasformata la provincia di Valencia dopo il passaggio della danno. Lo riporta El Pais. "L'enorme quantità di sedimenti scaricati nel Mar Mediterraneo dai fiumi della Comunità Valenciana si può vedere chiaramente in questa immagine del 30 ottobre. Copernicus si è attivato per fornire valutazioni sull'entità delle inondazioni e dei danni", si legge in un messaggio su X. Nelle immagini, acquisite il 30 ottobre dai satelliti Sentinel 3, oltre alle zone alluvionate nella provincia di Valencia, riconoscibili dal colore marrone chiaro, è ben visibile l'enorme quantità di sedimenti riversati dai fiumi nel Mediterraneo dai fiumi della Comunità Valenciana è chiaramente visibile in questa immagine Copernicus Sentinel-3 acquisita il 30 ottobre. Nel frattempo, informa il servizio Copernicus in una nota, il Servizio di gestione delle emergenze Copernicus (Cems) è stato attivato per fornire una valutazione dell'estensione delle inondazioni e dei danni della situazione a Valencia. Intanto, nelle zone colpite dall'alluvione in Spagna sono ancora in corso ricerche di "molti dispersi": lo ha affermato la ministra spagnola della Difesa, Margarita Robles, in intervista a Telecinco. "Non possiamo precisare il numero esatto", ha aggiunto. "La necessità più urgente è che vengano a recuperare i cadaveri. Ci sono ancora persone rimaste sotto le macchine. E' è tutto un disastro indescrivibile": è invece la richiesta di aiuto di Javier, abitante di Sedaví (Valencia), uno dei comuni spagnoli più colpiti dall'alluvione delle scorse ore. "Sarebbe prioritario che non si lascino lì cadaveri in decomposizione", ha aggiunto l'uomo, un ex militare, parlando a una reporter di Rtve in mezzo a uno scenario di distruzione, con fango nelle strade e auto abbandonate e accatastate l'una sull'altra. "In molti stanno anche chiedendo rifornimenti di cibo, perché i centri commerciali della zona sono stati presi d'assalto nelle ultime ore", ha aggiunto.
Circolazione ferroviaria interrotta
Nel frattempo, a circolazione ferroviaria ad alta velocità tra Madrid e Valencia rimarrà interrotta per almeno 15 giorni a causa dei danni provocati dall'alluvione: lo ha affermato, ripreso dai media iberici, il ministro dei Trasporti spagnolo Óscar Puente. "La linea è molto danneggiata, due tunnel sono crollati", ha spiegato. Critico anche lo stato delle linee ferroviarie locali di Valencia. "Tre sono scomparse", ha affermato il ministro. Frattanto, la Guardia Civil ha dovuto incaricare delle truppe di pattugliare i dintorni dei centri commerciali situati nelle zone colpite dalle piogge torrenziali a Valencia per evitare episodi di saccheggi dopo aver constatato che alcuni erano già avvenuti: lo confermano a El Pais fonti del Ministero degli Interni.
Furti nei negozi
I furti si concentrano principalmente nei confronti degli esercizi commerciali che vendono apparecchiature elettroniche. "Cercano oggetti di alto valore e poco ingombranti da poter mettere negli zaini, come computer, telefoni cellulari o profumi di marca", spiega un poliziotto. Finora non ci sono informazioni che siano stati effettuati arresti. Nel frattempo, da ieri al Palazzo di Giustizia di Valencia stanno arrivando diversi corpi delle vittime provocate dalla devastante alluvione degli scorsi giorni: è lì infatti dove le autorità hanno allestito la principale camera mortuaria necessarie per affrontare la tragedia. In un comunicato, l'autorità giudiziaria valenziana ha spiegato che per ospitare i cadaveri è stato messo a disposizione "un intero piano sotterraneo del parcheggio" della struttura, uno spazio abilitato per agevolare poi lo svolgimento delle autopsie e delle pratiche di identificazione dei corpi. Secondo il canale tv La Sexta, nelle prime ore da quando è stato aperta la camera mortuaria provvisoria sono arrivati "almeno dieci carri funebri". Nel frattempo, il governo ha inviato nella zona diversi team di medici legali provenienti da altre regioni e alcuni "obitori portatili". "Ne sono state messe a disposizione circa 50. Purtroppo dall'esperienza del Covid sappiamo che sono importanti", ha spiegato alla radio Cadena Ser la ministra della Difesa, Margarita Robles, aggiungendo che sono anche messi a disposizione psicologi per assistere sopravvissuti e parenti delle vittime.
Molti i dispersi
Intanto, nelle zone colpite dall'alluvione in Spagna sono ancora in corso ricerche di "molti dispersi": lo ha affermato la ministra spagnola della Difesa, Margarita Robles, in intervista a Telecinco. "Non possiamo precisare il numero esatto", ha aggiunto. "La necessità più urgente è che vengano a recuperare i cadaveri. Ci sono ancora persone rimaste sotto le macchine. E' è tutto un disastro indescrivibile": è invece la richiesta di aiuto di Javier, abitante di Sedaví (Valencia), uno dei comuni spagnoli più colpiti dall'alluvione delle scorse ore. "Sarebbe prioritario che non si lascino lì cadaveri in decomposizione", ha aggiunto l'uomo, un ex militare, parlando a una reporter di Rtve in mezzo a uno scenario di distruzione, con fango nelle strade e auto abbandonate e accatastate l'una sull'altra. "In molti stanno anche chiedendo rifornimenti di cibo, perché i centri commerciali della zona sono stati presi d'assalto nelle ultime ore", ha aggiunto.
Re Felipe VI: "L'allarme non è ancora finito"
L'allarme meteorologico "non è ancora finito". Lo afferma il re spagnolo Felipe VI. In queste ore, nelle zone colpite dall'alluvione in Spagna, si sta assistendo a "azioni in alcuni casi sicuramente eroiche" da parte di cittadini intenti a cercare di salvare persone in difficoltà, ha sostenuto il re Felipe VI in una dichiarazione di sostegno alle popolazioni colpite da un "disastro senza precedenti" e ai soccorritori al lavoro sul posto, a cui va riconosciuto che rappresentano "un enorme esempio umano e professionale". A sua volta, la Protezione civile spagnola ha inviato un messaggio agli abitanti di Castellón affinché "in caso di forti piogge" rimangano nelle loro case "in zone elevate" e, se sono per strada, "si riparino nei punti alti". La Protezione civile chiede inoltre che non si viaggi sulle strade dopo la nuova allerta meteo diffusa dall'agenzia meteorologica statale Aemet.