Asia
I racconti dal Myanmar, "Mai visto niente di più devastante"
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Ats
3 giorni fa
La Croce Rossa è preoccupata per i danni che possono aver subito gli edifici e le infrastrutture pubbliche, soprattutto per quanto riguarda le dighe". Per il momento il Dfae "non ha informazioni su possibili vittime svizzere".

"Sta crollando tutto", "aiutatemi", sono state le prime grida degli abitanti di Sagaing e Mandalay, le città del Myanmar più colpite dal terremoto di 7.7 con epicentro nel Paese e conseguenze in tutta la regione, dalla Thailandia alla Cina sud occidentale. Come riportano i media locali e internazionali, su tutto ha prevalso la richiesta di soccorsi, resi difficili dall'inagibilità delle strade e dei sistemi di comunicazione, e lo sconcerto per la potenza delle scosse, nonostante non siano rare in quest'area del mondo. Dall'interno degli edifici pubblici, delle stazioni e degli aeroporti la gente si è riversata all'esterno, rischiando resse mortali, mentre i responsabili invitavano a non correre e a prestare attenzione.

Il Bangkok Post riporta alcune tragiche testimonianze dall'ospedale di Naypytaw, anch'esso danneggiato dal sisma, dove è continuo il flusso di feriti. "Sono arrivati molti feriti, non avevo mai visto niente del genere prima" - ha detto un medico dell'ospedale all'Afp -. "Stiamo cercando di gestire la situazione. Sono esausto". "Temo che siano state perse molte vite. Non abbiamo mai assistito a un terremoto con un impatto così devastante prima", ha detto un dirigente di polizia di Bangkok.

"Preoccupano le dighe"

Edifici e infrastrutture pubbliche sono stati danneggiati e sono crollati a causa del terremoto di magnitudo 7.7 in Myanmar con preoccupazioni per lo stato delle dighe su larga scala: lo ha affermato la Croce Rossa, come riportano i media internazionali. "Le infrastrutture pubbliche sono state danneggiate, tra cui strade, ponti ed edifici pubblici. Attualmente abbiamo preoccupazioni per le dighe su larga scala", ha detto Marie Manrique, coordinatrice del programma per la Federazione Internazionale della Croce Rossa ai giornalisti a Ginevra, tramite collegamento video da Yangon.

Potenza militare

Il DFAE sconsiglia attualmente di recarsi in Myanmar senza motivi impellenti: l'esercito ha preso il potere nel Paese asiatico il primo febbraio 2021 e ha dichiarato lo stato di emergenza. Sul suo sito web, il DFAE segnala che in alcune regioni e quartieri di Yangon è in vigore la legge marziale, che consente alle forze di sicurezza di utilizzare immediatamente le armi da fuoco. La Thailandia, invece, è considerata un Paese sicuro per i viaggi, anche se il DFAE sconsiglia di recarsi nelle province meridionali. Qui ci sono tensioni religiose con la popolazione musulmana. I ribelli musulmani malesi compiono regolarmente attacchi contro le istituzioni pubbliche.

Chiusi gli aeroporti di Mandalay e Naypyidaw

La giunta al potere in Myanmar ha disposto la chiusura degli aeroporti di Mandalay e Naypyidaw, con il conseguente stop ai voli, dopo il forte terremoto di magnitudo 7.7 che stamani ha colpito Myanmar e Thailandia. Lo riferisce il sito di notizie Myanmar Now.