Estero
II guerra mondiale: Slovacchia, scuse a Polonia per invasione
Redazione
16 anni fa

La Slovacchia, a 70 anni dall'inizio della seconda guerra mondiale, si scusa con Varsavia per la collaborazione delle proprie truppe con quelle naziste di Adolf Hitler nell'invasione della Polonia. Lo scrive oggi il vice premier del governo di Bratislava, Dusan Caplovic, in un articolo pubblicato dal quotidiano Gazeta Wyborcza. Caplovic sottolinea che la Repubblica slovacca di oggi, dal punto di vista legale, non è una continuazione dello stato slovacco degli anni '30. Nonostante questo, il rappresentate del governo slovacco esprime dolore per il fatto che nel 1939 "i soldati slovacchi sono entrati nel territorio della Polonia" accanto all'armata nazista tedesca. Secondo Caplovic, la Slovacchia negli occhi dei tanti polacchi abitanti delle zone sud del paese è diventata così il terzo aggressore della Polonia insieme alla Germania e all'Unione sovietica (che sulla base del patto Ribbentrop-Molotov ha invaso i territori dell'est della Polonia). Nel concludere l'articolo, il vice premier auspica il dialogo senza antagonismi fra i paese dell'Europa centrale. Il primo settembre del 1939 il premier slovacco padre Josef Tiso, che simpatizzava con i fascisti, diede l'ordine alle proprie truppe di invadere la Polonia insieme alla Germania. La Slovacchia permise anche ai soldati di Hitler di attraversare il proprio territorio per entrare in Polonia mentre gli aerei della Luftwaffe tedesca potevano usare alcuni aeroporti slovacchi. Il primo settembre scorso il presidente polacco Lech Kaczynski ha a sua volta presentato pubblicamente le scuse per l'invasione nel 1938 da parte della Polonia della regione Zaolzie della ex Cecoslovacchia, dove abitava una forte comunità dei polacchi. ATS

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