Nel 2024, almeno 10.400 migranti hanno perso la vita o sono scomparsi nel tentativo disperato di raggiungere la Spagna, soprattutto le isole Canarie. Un dato agghiacciante, che segna un incremento del 58% rispetto all’anno precedente, secondo l’ultimo rapporto diffuso dall’Ong spagnola Caminando Fronteras. Dietro questi numeri si celano storie di donne, uomini e bambini che hanno affrontato il mare con il cuore pieno di speranza e il desiderio di una vita migliore. Tra le vittime, infatti, si contano 421 donne e ben 1.538 tra bambini e adolescenti: numeri che parlano di un dramma umano di proporzioni inaccettabili.
"Un fallimento che non possiamo ignorare"
“Questi dati rivelano il fallimento di un sistema di salvataggio e tutela che non riesce a proteggere le vite umane,” ha denunciato con forza Helena Maleno, coordinatrice del rapporto. “È una tragedia che non possiamo più ignorare." Le vittime provenivano da 28 Paesi, principalmente africani, ma anche da Iraq e Pakistan. La rotta più letale è stata quella verso le Canarie, dove si sono registrate 9.757 delle morti o sparizioni.
Nonostante tutto, i flussi migratori non si fermano
Nonostante queste cifre strazianti, il flusso migratorio non si arresta: secondo i dati del governo spagnolo, tra gennaio e metà dicembre, 60.216 migranti sono riusciti a sbarcare nelle Canarie, un aumento del 14,5% rispetto ai 52.591 arrivi del 2023.