Vaticano
"Il Papa sa comunicare anche se non può parlare"
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Ats
3 giorni fa
Il cardinale Gianfranco Ravasi fa il punto sulla salute del papa. "Francesco ora è in convalescenza e saranno i medici a suggerirgli quando potrà riprendere un ritmo di normalità senza affaticarsi. Benché già da adesso egli può fare tantissimo".

Papa Francesco "in questo momento certamente fatica a parlare eppure sono sicuro che trasmetterà messaggi persino con il suo silenzio". Lo afferma in un'intervista al Messaggero il cardinale italiano Gianfranco Ravasi. "La comunicazione non è fatta solo di suoni. Non è solo verbale - aggiunge - Uno sguardo negli occhi può raccontare tantissimo. E poi c'è il silenzio che non sempre riceve la giusta collocazione sebbene faccia parte, a tutti gli effetti, della comunicazione. Esiste il silenzio eloquente che può valere dieci verbosi discorsi per esempio. E poi vi è la comunicazione del corpo" come il pollice alzato al Gemelli. "Esattamente. E poi ci sono i messaggi visivi negli stessi limiti della persona. È possibile realizzare grandi cose nonostante forti impedimenti personali".

Sguardo al futuro

Si avvicina la Pasqua, il Giubileo è in corso, si avvicina la canonizzazione di Carlo Acutis: "penso che bisognerà vedere come la sua presenza si potrà sviluppare anche attraverso i condizionamenti di carattere fisico, francamente però non vedo grossi problemi. Purtroppo vi è spesso la tentazione a filtrare la realtà attraverso il funzionalismo, l'ansia da prestazione che viene portata all'estremo dalla cultura dominante traducendosi, se uno è limitato, a non fargli fare più niente, ad essere messo da parte".

"Saranno i medici a dirgli cosa potrà fare"

"Non conta il numero di parole. Prendiamo la forza della poesia. Ci sono spazi bianchi che allargano il significato" e lo stesso Cristo nella Passione "parla pochissimo". D'altronde, ricorda Ravasi, anche "Giovanni Paolo II ha esercitato il ministero con tanti limiti. Ricordiamoci di quando andò alla finestra per dare la benedizione e voleva dire qualcosa alla folla ma non vi riusciva per via del Parkinson. Furono i suoi gesti a parlare per lui. Francesco ora è in convalescenza e saranno i medici a suggerirgli quando potrà riprendere un ritmo di normalità senza affaticarsi. Benché già da adesso egli può fare tantissimo".