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Il consigliere agli stati socialista Daniel Jositsch lancia un nuovo sasso nello stagno dell'elezione del Consiglio federale: non voterà per i due candidati proposti dal Centro per la successione di Viola Amherd. Serve una persona competente, dice: e propone un UDC. In un'intervista pubblicata dall'Aargauer Zeitung il politico zurighese, molto conosciuto a livello nazionale, dice di non essere contento del duo di candidati attuale. "No, non mi soddisfa: li guarderò più da vicino, ma non credo che voterò uno di loro". A suo avviso in governo deve entrare "la persona più idonea". "Questa volta è chiaro che il nuovo consigliere federale dovrà occuparsi del Dipartimento della difesa: è quindi necessario scegliere una persona adatta per questo dipartimento. A mio avviso, Werner Salzmann, ad esempio, sarebbe un ottimo capo del DDPS".
"Perché no?"
Il consigliere agli stati Salzmann (UDC/BE) - replica il giornalista - è però un democentrista, non voterà certo per lui, vero? "Perché no?", risponde il giurista 59enne. "Mi interessa avere le persone più capaci nel governo nazionale: si potrà rimediare alla rappresentanza del partito in un secondo momento". A suo avviso in tal modo la concordanza non verrebbe messa veramente in discussione. "La formula magica è stata utilizzata per creare un cartello di potere in parlamento: questo non è però previsto da nessuna parte nella Costituzione", argomenta il professore universitario di diritto. "Poiché questo cartello si auto-perpetua, i membri del parlamento sono sottoposti a pressioni per votare all'interno della formula magica", cioè dei quattro principali partici che si spartiscono il potere dal 1959. "Inoltre, i gruppi parlamentari sono obbligati a utilizzare i ticket di candidati. Una volta il ticket era un suggerimento: oggi è un obbligo che viene imposto con una pressione massiccia sui candidati e sul parlamento. Di conseguenza i parlamentari non possono più votare e candidarsi liberamente".
"Un sistema antidemocratico"
Quindi l'elezione del Consiglio federale è antidemocratica? "Assolutamente sì, penso che questo sistema sia antidemocratico", prosegue l'accademico con trascorsi anche di avvocato a Bogotà. "È in contraddizione con la Costituzione se il corpo elettorale, composto da sole 246 persone, non ha la libertà di eleggere le persone più adatte al meglio delle proprie conoscenze e convinzioni, come previsto dalla stessa Costituzione", conclude Jositsch.