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La Russia e gli Stati Uniti d'America cominceranno "a tempo debito" i negoziati sull'Ucraina. È quanto affermato ieri da Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del Cremlino, al termine dei colloqui avvenuti a Riad tra la delegazione statunitense e quella russa, i primi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina dopo anni di gelo. L'obiettivo è quello di porre fine al conflitto e per Marco Rubio, segretario di Stato Usa, "anche l'Europa dovrà sedersi al tavolo dei negoziati". Europa che ieri, però, non c'era. Come leggere quanto emerso da questo vertice? E soprattutto, si arriverà realmente alla pace? "È difficilissimo dirlo", spiega a Ticinonews Bernardino Regazzoni, già ambasciatore svizzero.
"Ci sono in atto dei grandi cambiamenti"
Per Regazzoni, durante delle trattative vanno valutati diversi aspetti, "come quello dell'integrità territoriale, la presenza dell'Ucraina e quella dell'Europa, che si è molto spesa in sostegno di Kiev". Certo è che quanto avvenuto in Arabia Saudita "è un primissimo passo positivo, ma bisognerà vedere come si svilupperà". Un vertice, quello tenutosi ieri, organizzato anche grazie al neopresidente statunitense Donald Trump. "Ci sono in atto dei grandi cambiamenti e c'è già chi parla di dare al tycoon il Nobel per la pace, ma è troppo presto".
Il summit di Parigi
Prima di Riad, di Ucraina si è parlato anche a Parigi, con il summit di crisi convocato dal presidente francese Emmanuel Macron. "Non ci si può aspettare che da un giorno all'altro ci sia un esercito europeo, ma credo che ci sarà, dal punto di vista della difesa europea, la considerazione di un'idea simile. Magari non con tutti i membri dell'Unione europea, ma con la presenza di un gruppo di paesi più ristretto". Tuttavia dalla capitale francese l'Europa è uscita spaccata sull'invio di truppe in Ucraina. Un aspetto che non sorprende Regazzoni. "Dall'oggi al domani, soprattutto su temi così delicati, è impossibile avere tutti i paesi sulla stessa linea", spiega l'esperto.
Cosa accadrà?
Come scritto, è difficile dire se il conflitto tra Russia e Ucraina terminerà presto o meno. "È un momento di grandi cambiamenti, per tutta la vita adulta mi sono occupato di relazioni internazionali e raramente ho vissuto un periodo come questo. Forse il 1989 si avvicina, ma in questo caso diventa difficile capire quanti punti di riferimento sono ancora validi e quali no".