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Indagine per frode fiscale, sequestrati 121 milioni di euro ad Amazon
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Keystone-ats
3 mesi fa
L'inchiesta vede al centro "i serbatoi di manodopera", un sistema secondo cui le grandi aziende appaltano i servizi di logistica a società terze in modo irregolare e con sfruttamento del lavoro.

Il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano ha eseguito un sequestro preventivo d'urgenza di circa 121 milioni di euro per frode fiscale a carico della filiale italiana di Amazon, colosso dell'e-commerce. L'indagine vede al centro i "serbatoi di manodopera", presunto sistema attraverso il quale grandi aziende si garantiscono tariffe altamente competitive sul mercato appaltando per i loro servizi di logistica la manodopera a cooperative, consorzi e società filtro in modo irregolare, con annesso sfruttamento del lavoro, si legge in una nota.

Uno schema già venuto a galla

Il presunto sistema descritto anche in quest'ultima indagine, che ha portato stamani al sequestro d'urgenza da 121 milioni, era già venuto a galla anche nei casi, solo per citarne alcuni, delle inchieste su Dhl, Gls, Uber, Lidl, Brt, Geodis, Esselunga, Securitalia, Ups, Gs del gruppo Carrefour e Gxo, con ultimo sequestro da quasi 84 milioni il 2 luglio. Dalle inchieste sono emerse vicende in fotocopia di lavoratori sfruttati, costretti a passare come in una "transumanza" da una società all'altra dalle quali erano formalmente assunti - società filtro o consorzi - e lasciati sempre senza contributi previdenziali e assistenziali. Un presunto schema realizzato con false fatture ed evasione dell'Iva e che ha visto al centro nelle varie inchieste, oltre alla logistica, anche i servizi di facchinaggio e di vigilanza privata, tutti messi nel mirino dalla Procura milanese.

Circa mezzo miliardo di euro in risarcimenti

Con le inchieste, coordinate dal pubblico ministero Paolo Storari, le imprese, almeno una quindicina in tutto, hanno, poi, versato all'erario, come risarcimenti sulle somme contestate, un totale di circa mezzo miliardo di euro, come era stato evidenziato pure nell'ultimo decreto di sequestro: ad esempio, oltre 35 milioni da Dhl, 38 milioni da Gls, quasi 48 milioni da Esselunga, 146 milioni da Brt, oltre 86 milioni da Ups. Inoltre, le società, come chiarito dalla Procura, "hanno proceduto ad internalizzare i dipendenti, prima in balia delle cooperative". Sono stati stabilizzati così negli anni circa 14mila dipendenti e a 70mila è stato aumentato lo stipendio.