Presidenziali Usa
Kamala Harris: "Andiamo a votare e facciamo la storia"
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Keystone-ats
un mese fa
È quanto affermato dalla candidata democratica alla Casa Bianca durante il comizio tenutosi in Indiana. Intanto il cambio del candidato democratico sta oscurando la campagna elettorale di Trump.

"Uniamoci, andiamo a votare e facciamo la storia": per il suo secondo comizio da nominata democratica de facto per la corsa alla Casa Bianca, Kamala Harris ha scelto l'Indiana, uno Stato solidamente repubblicano che non sostiene un candidato presidenziale democratico da quasi 16 anni. E la "sorority" storicamente afroamericana Zeta Phi Beta di Indianapolis, una delle nove associazioni studentesche universitarie black (cinque maschili e quattro femminili) note come Divine nine, di cui fa parte anche l'attuale vicepresidente. Una rete con milioni di aderenti che può spostare voti.

"Non torneremo indietro"

La mossa conferma il suo nuovo programma elettorale, che punta su giovani, donne e afroamericani, come ha spiegato la sua campagna in un memo. Nel suo applauditissimo intervento, Harris ha rilanciato gli attacchi all'ex presidente repubblicano degli Usa e candidato alle presidenziali di novembre Donald Trump, in particolare per la piattaforma Project 2025 a lui legata, nonostante le smentite: "È un ritorno ad un passato buio, ma noi non torneremo indietro", ha detto, promettendo "la vittoria". "Siamo di fronte a due visioni contrapposte, una che guarda al futuro e una al passato: noi crediamo e combattiamo per un futuro con una sanità abbordabile, senza povertà infantile, con un'economia per la classe media, dove le donne possono decidere sul proprio corpo", ha proseguito, ricordando tutte le iniziative dell'amministrazione del presidente Joe Biden e sottolineando che gli afroamericani sono più penalizzati.

L'elettorato che potrebbe rivelarsi fondamentale

Palpabile l'entusiasmo della platea di fronte ad una donna di origini afroamericane e asiatiche che potrebbe davvero fare la storia se diventasse presidente. Le donne afroamericane sono un elettorato che può trainare lo sprint di Kamala: dopo la sua discesa in campo, si sono mobilitate subito 90'000 di loro. Importante anche il fattore istruzione: Trump generalmente va meglio con gli elettori bianchi senza laurea. Va in questa direzione il memo diffuso dalla campagna di Harris, convinta che la nuova candidatura democratica consenta l'espansione della base del 2020, soprattutto tra giovani, afroamericani e latinoamericani negli Stati in bilico. In particolare nel Midwest, nei tre Stati tradizionali del cosiddetto Blue Wall (Michigan, Pennsylvania e Wisconsin) e nella Sun Belt, negli Stati di Arizona, Georgia, Nevada e Carolina del nord, dove c'è più diversità nell'elettorato.

Gli Stati chiave

Il Blue Wall (muro blu, con riferimento al colore del Partito democratico) è un termine usato dagli opinionisti politici per indicare i diciotto Stati americani e il Distretto di Columbia in cui il Partito democratico si è imposto in ogni elezione presidenziale dal 1992 al 2012. La Sun Belt (cintura del sole) è una regione degli Usa che si estende dalla costa atlantica alla costa pacifica raggruppando gli Stati meridionali del paese (Alabama, Arizona, California, Florida, Georgia, Louisiana, Arkansas, Colorado, Utah, Mississippi, Nevada, Nuovo Messico, Texas, Carolina del Nord e Carolina del Sud). "In molti casi - ha scritto la presidente della campagna Jen O'Malley Dillon - questi elettori non hanno votato per il ticket Biden-Harris nel 2020, ma si sono espressi a sostegno dei democratici nel 2022, quando il partito repubblicano di Donald Trump è diventato sempre più estremista", si legge nella nota. "Questi elettori hanno sostenuto i democratici negli Stati in bilico nel 2022 e sarà fondamentale mantenerli nel 2024".

Cosa dicono i sondaggi

Per ora i sondaggi sono discordanti. Dopo quello dell'agenzia di stampa britannica Reuters che dava in vantaggio Harris di due punti, ne sono arrivati altri due: per Npr-PbsNews/Marist College è testa a testa, per Cnn la vicepresidente è indietro di tre punti (nel margine di errore). La gara comunque è riaperta: il cambio di candidato sta oscurando mediaticamente la campagna del tycoon e Harris può contare su una sorta di luna di miele. La sfida è farla durare sino al 5 novembre.