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La Bielorussia al voto, Lukashenko punta al settimo mandato
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Keystone-ats
un giorno fa
Per Lukashenko si tratterebbe del settimo mandato quinquennale consecutivo alla guida di questa ex repubblica sovietica confinante con l'Unione Europea, l'Ucraina e la Russia.

I bielorussi sono chiamati oggi alle urne per eleggere il presidente. Alexander Lukashenko, da 30 anni al potere, è in lizza con altri 4 candidati ma, dopo una dura repressione di ogni forma d'opposizione, viene data per scontata la sua rielezione. Per Lukashenko si tratterebbe del settimo mandato quinquennale consecutivo alla guida di questa ex repubblica sovietica confinante con l'Unione Europea, l'Ucraina e la Russia.I suoi detrattori e le organizzazioni non governative (ONG) per i diritti umani hanno già definito le elezioni "una farsa" e i membri del Parlamento europeo hanno chiesto che i risultati non vengano riconosciuti, soprattutto perché le precedenti elezioni del 2020 sono state seguite da una spietata repressione di un movimento di protesta senza precedenti.

Siamo una democrazia solida

"Abbiamo una democrazia salda in Bielorussia. Non facciamo pressione su nessuno e non mettiamo a tacere nessuno", ha detto ai giornalisti il leader settantenne dopo aver votato a Minsk. Secondo quanto riportato dal canale First Information TV, citato da Interfax, Lukashenko ha aggiunto che "siamo pronti a dialogare con l'Unione europea. Anche con coloro che hanno perseguito una politica aggressiva contro di noi". Minsk non ha mai rinunciato alle relazioni con l'Occidente, "in particolare con la Germania. Siamo sempre stati pronti. Ma voi non lo volete. E quindi, dobbiamo inchinarci o strisciare sulle nostre ginocchia?", ha proseguito Lukashenko. "Se voi [l'Occidente] rispondete alle nostre proposte sulla disponibilità a dialogare, noi dialogheremo con voi. Voi siete i nostri vicini e i vicini non possono essere scelti. È la cosa più importante nella nostra politica", ha detto Lukashenko.

Rinnovo generazionale

Oltre a lui sono candidati tre rappresentanti di partiti filogovernativi nonché Hanna Kanapatskaya, formalmente indipendente ma indicata dall'opposizione comunque come emanazione del regime sempre più vicino alla Russia di Vladimir Putin. L'unica novità di questo voto potrebbe essere quella che sarà l'ultimo per Lukashenko, che ha 70 anni, possibili problemi di salute, e ha di recente iniziato a parlare della necessità di un rinnovo generazionale della classe politica del paese. Gli scenari futuri, ma ben oltre il voto, sono il passaggio di poteri a uno dei figli, notoriamente al più giovane e preferito, Mikalay, chiamato Kolya, che ora ha 20 anni, o al Consiglio di sicurezza dell'Assemblea di tutti i popoli della Bielorussia, organismo ora presieduto da Lukashenko e a cui è stato dato status costituzionale dal 2022. Uscendo dal seggio, il settantenne ha però affermato oggi che Nikolai "non contempla nemmeno nel suo peggiore incubo" di diventare presidente e "nessuno dei miei figli" lo vorrebbe. La campagna elettorale si è svolta in un clima molto teso, e in assenza di media indipendenti, dopo l'ulteriore inasprimento sull'opposizione e la stretta sulla società civile (sono state costrette a chiudere negli ultimi quattro anni 1'161 ONG) operato dalle autorità dopo le proteste in seguito alle precedenti elezioni presidenziali nel 2020.