
C'è cautela mista a scetticismo a Mosca rispetto alla proposta di una tregua di 30 giorni uscita ieri dai colloqui di Gedda. Fonti russe hanno detto alla Reuters che qualsiasi accordo per porre fine alla guerra in Ucraina dovrà tenere conto dei progressi russi e rispondere alle preoccupazioni di Mosca. Una fonte russa di alto livello ha dichiarato che il presidente Vladimir Putin avrebbe difficoltà ad accettare l'idea del cessate il fuoco senza discutere i termini e ottenere qualche tipo di garanzia. "Putin ha una posizione forte perché la Russia sta avanzando", spiega la fonte russa. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov - riferiscono le agenzie russe - ha esortato a "non correre troppo" sull'ipotesi di un'accettazione della tregua. Peskov ha sottolineato che "per prima cosa" Mosca attende di ricevere dagli USA informazioni dettagliate sui colloqui di ieri a Gedda con una delegazione ucraina. "In questi giorni abbiamo pianificato anche dei contatti con gli americani, durante i quali contiamo di ricevere informazioni complete", ha aggiunto il portavoce. Questi ha anche spiegato che il Cremlino non esclude che possa tenersi nei prossimi giorni un nuovo colloquio telefonico tra Putin e il presidente americano Donald Trump, come annunciato ieri da quest'ultimo. "Se dovesse presentarsi una tale necessità, verrà organizzato molto rapidamente, gli attuali canali di dialogo con gli americani consentono di farlo in tempi abbastanza brevi", ha affermato il portavoce, citato da Interfax.
La Russia avanza nel Kursk
Secondo quanto riporta la Tass, Peskov ha anche dichiarato che "i dati forniti dai nostri militari indicano che le nostre truppe stanno avanzando con successo nella regione di Kursk", l'oblast russa dove i soldati ucraini hanno lanciato un'offensiva inattesa la scorsa estate ma dove ora, stando a diverse fonti, sarebbero in difficoltà. Il ministero della difesa ha riferito che le forze armate russe hanno liberato nelle ultime ore altri cinque villaggi nella regione. Lo Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina ha confermato, dopo aver negato per settimane, l'avanzata delle truppe russe nel Kursk. Dalle mappe pubblicate dallo Stato Maggiore per il 10 e 11 marzo - riporta RBC - si nota che l'area controllata dalle Forze di difesa nella regione si è notevolmente ridotta. I russi erano quasi arrivati a Sudza. Il ministero della difesa russo, citato da Interfax, sostiene inoltre che le sue truppe abbiano preso il controllo di Novomarkovo e Dneproenergia, due paesini della regione di Donetsk, nell'Ucraina sud-orientale. Le dichiarazioni di Mosca non sono al momento verificabili.