È stata uccisa l'orsa KJ1. Lo annuncia la Provincia di Trento in una nota. "Questa mattina - si legge - è stata data esecuzione al decreto firmato ieri dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell'esemplare di orso KJ1 tramite abbattimento. Una squadra del Corpo forestale trentino è dunque entrata in azione nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l'animale era stato localizzato attraverso il radiocollare". KJ1 - ricorda ancora la Provincia - "era un esemplare pericoloso, secondo la scala del Pacobace. Lo ha attestato anche Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ndr.), confermando la necessità di rimuovere l'orsa (classificata ad "alto rischio") al più presto. L'animale è risultato responsabile di almeno 7 interazioni con l'uomo. L'ultima risale allo scorso 16 luglio, ai danni di un escursionista".
"L'orsa KJ1 è stata giustiziata. Come i ladri, di notte"
L'abbattimento dell'orsa ha subito suscitato indignazione e polemiche da parte di animalisti e ambientalisti, fra cui Gaia Animali & Ambiente che ha deciso di non stare in silenzio di fronte a quella da loro considerata anche una violazione dei diritti dei cittadini, che non hanno potuto esprimersi in merito. "Nell’uccisione dell’orsa Kj1 va sottolineato un punto: il comportamento ignobile da parte di un ente pubblico. Nascondere le ordinanze di abbattimento per impedire al cittadino di ricorrere al TAR, e pubblicarle addirittura di notte, non può essere accettato”, sostiene il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer. "Oltretutto in questo caso non si può neppure sollevare il pretesto dell'urgenza e del pericolo: l'orsa era radiocollarata e poteva essere seguita praticamente in tempo reale nei suoi spostamenti. Si sono violati platealmente i diritti del cittadino, che ha il diritto di essere informato in modo trasparente degli atti dell'amministrazione pubblica, e si è impedito a un organo dello Stato (il Tar) di esercitare il ruolo riservatogli dalla Costituzione. Pubblicare le ordinanze in orari in cui il Tar non può intervenire per far rispettare la legge ci pare preoccupante per la deriva autoritaria e anticostituzionale che rischia di percorrere l’istituzione”, prosegue Meyer. “Questo vergognoso gioco a rimpiattino, dove l'ente pubblico nasconde le ordinanze nei meandri dei siti istituzionali, o pubblica le ordinanze di notte, è un comportamento semplicemente indegno, indecente”, conclude Meyer.