
Tra le 275'000 e le 325'000 persone hanno partecipato ieri alla manifestazione di protesta a Belgrado contro il governo serbo e il presidente Aleksandar Vucic, secondo l'organizzazione Arhiv javnih skupova (Archivio degli incontri pubblici), un gruppo indipendente formato da giornalisti e intellettuali specializzati da diversi anni nel conteggio delle manifestazioni. Si tratta di una stima molto più alta rispetto alle cifre rese note dal governo.
"Abbiamo capito il messaggio"
Vucic ha detto di aver compreso il messaggio proveniente dalla grande manifestazione antigovernativa, ma di ritenere al tempo stesso che anche l'altra parte debba capire e accettare che la maggioranza del Paese non vuole rivoluzioni e violenze. "Abbiamo capito bene il messaggio, e tutti coloro che sono al potere devono capire il messaggio quando si radunano talmente tante persone, dobbiamo apportare in noi dei cambiamenti e imparare molto da tutto ciò", ha affermato Vucic parlando in serata in diretta televisiva. "Al tempo stesso spero che anche gli altri abbiano capito bene il messaggio della maggioranza della Serbia, e cioè che i cittadini non vogliono una rivoluzione colorata, non vogliono violenze e che desiderano cambiare il governo attraverso le elezioni", ha affermato il presidente.
"Sempre pronto a una verifica di legittimità"
Vucic si è detto pronto, nel giro di tre, quattro o cinque mesi a sottoporsi a una prova di legittimità, andando incontro alle opposizioni e affrontando nuove elezioni o un referendum sulla sua persona. "Sono sempre pronto a una verifica di legittimità", ha detto. In incidenti e provocazioni registratisi oggi a margine della grande manifestazione antigovernativa rimaste ferite in totale 56 persone, nessuno di loro è tuttavia in gravi condizioni, ha detto Vucic, aggiungendo che 22 persone sono state arrestate per aggressioni alla polizia e altre violenze.