Austria
Mega-crack, arrestato il miliardario e patron di Signa René Benko
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Keystone-ats
7 ore fa
Il tycoon si trova al centro del crac miliardario del gruppo immobiliare Signa, che aveva importanti interessi anche in Svizzera.

È stato arrestato su ordine delle autorità austriache nella sua villa di Innsbruck il magnate tirolese René Benko, che si trova al centro del crac miliardario del gruppo immobiliare Signa. Lo comunica il quotidiano Kronen Zeitung. Il tycoon 47enne è indagato in vari Paesi. Signa aveva importanti interessi anche in Svizzera: diverse banche, come la Banca Cantonale Grigione e Julius Bär, hanno perso decine e centinaia di milioni di franchi rispettivamente a causa di prestiti concessi al gruppo e mai rimborsati. Benko è stato arrestato su ordine della procura anti-corruzione di Vienna (Wksta), tra l'altro per il sospetto di aver 'deviato' parte della massa fallimentare. In Austria sono in corso diversi procedimenti con vari filoni contro il 47enne. L'ultimo riguarda il presunto "utilizzo a scopi personali" di oltre un milione di euro di fondi Covid per il suo albergo di lusso Chalet N a Lech am Arlberg. La Wksta sta facendo luce sul ruolo nel mega-crac del suo impero Signa.

Le accuse

Benko - comunica la procura anticorruzione - è stato arrestato con l'accusa di associazione a delinquere. Avrebbe falsificato una fattura e tentato di nascondere i beni. In questo modo, avrebbe tentato di "eludere l'accesso delle autorità, dei fiduciari e dei creditori". L'arresto è stato effettuato dall'unità investigativa speciale "Soko Signa", dopo l'autorizzazione del Tribunale di Vienna. Secondo gli inquirenti, Benko era "il proprietario effettivo" della Fondazione privata Laura, anche se lo aveva nascosto nell'ambito della sua insolvenza personale. Avrebbe quindi occultato dei beni secondo intense indagini condotte negli ultimi mesi dalla Wksta "con intercettazioni telefoniche, analisi di intelligence e dichiarazioni di partner commerciali, dirigenti e dipendenti". Secondo la stampa austriaca, la Fondazione privata Laura, gestita formalmente dalla madre dell'imprenditore, pagava un affitto mensile di 238'500 euro per la villa, nella quale però viveva tuttora il figlio e nella quale ora è stato arrestato.
In Germania, invece, si sono attivate già la scorsa primavera le procure di Berlino e Monaco, tra l'altro per l'insolvenza del famoso e storico centro commerciale KaDeWe. Gli investigatori nel Liechtenstein stanno analizzando la rete di fondazioni del gruppo del tycoon e l'eventuale riciclaggio di denaro. Finora, però, solo l'Italia, su iniziativa della procura di Trento, aveva chiesto il suo arresto per una serie di operazioni immobiliari nel nord.